Non è giornalismo costringere una collega, donna, lavoratrice, a raccontare aspetti complessi e dolorosi del suo privato per difendersi dall’accusa, infamante e infondata, di non essere all’altezza del suo ruolo istituzionale. Non è giornalismo diffondere pettegolezzi anziché notizie. Esiste una legge che tutela le madri lavoratrici turniste. Bastava verificare, magari chiedendo alla diretta interessata, la sussistenza dei presupposti invece di costringerla a renderli pubblici. Giornaliste Italiane è al fianco di Antonella Giuli, da vent’anni impegnata nella professione giornalistica con stima bipartisan. A lei e alla sua famiglia va la nostra piena solidarietà.
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