
(AGENPARL) – mer 30 ottobre 2024 I Servizi sociali del Comune di Piacenza conoscono da tempo la situazione
dell’intero nucleo familiare di Aurora e, come da disposizioni ricevute, la
tengono monitorata congiuntamente agli operatori Asl.
Da parte della madre di Aurora, i Servizi avevano raccolto alcune
comunicazioni riferite al ragazzo frequentato dalla stessa figlia minore;
la signora lo riteneva una compagnia non gradita e riferiva una certa
difficoltà a gestirne la presenza in casa, a volte anche notturna. Tuttavia
la madre della 13enne non ha segnalato ai Servizi sociali comportamenti
violenti da parte del ragazzo e non ha mai comunicato di aver sporto
denuncia alle Forze di Polizia.
Da parte della ragazza, per tramite dell’educatrice che periodicamente la
incontrava, i Servizi sociali erano a conoscenza del rapporto con il
minorenne in questione; un rapporto personale che in un’occasione è stato
descritto come segnato dalla gelosia da parte del 15enne ma senza che
venisse fatto riferimento a suoi comportamenti minacciosi o violenti.
Si tenga conto che gli incontri tra la ragazza e l’educatrice professionale
incaricata dai Servizi sociali del Comune inizialmente si svolgevano una
volta alla settimana ma nell’ultimo mese la frequenza era salita a due
volte alla settimana proprio per seguire maggiormente la giovane in una
fase importante della sua vita, ovvero l’inizio del primo anno di Scuole
superiori.
In nessun caso, comunque, segnalazioni di comportamenti violenti o anche
solo minacciosi sono state fatte ai Servizi sociali né dai familiari di
Aurora né da altre persone.
Se tali segnalazioni fossero state fatte, i Servizi sociali avrebbero di
certo provveduto ad allertare le Forze dell’ordine, anche eventualmente
sporgendo denuncia direttamente, come avviene di norma in caso di
segnalazioni del genere e come infatti è avvenuto in numerose occasioni.
I Servizi sociali del Comune, i suoi dirigenti e i suoi operatori
professionali, e naturalmente gli amministratori dell’Ente, si sono
immediatamente messi a totale disposizione degli inquirenti per qualsiasi
esigenza ritengano di avere nello svolgimento del proprio lavoro
investigativo.
Un lavoro delicato che si spera possa far luce su un episodio che ha
colpito tragicamente la famiglia e gli amici della giovane Aurora e che ha
scosso nel profondo un’intera comunità. Al dolore di chi era legato alla
ragazza partecipano anche gli operatori dei Servizi sociali comunali e gli
educatori che con lei e con la sua famiglia avevano avuto contatti e hanno
tutt’ora contatti nello svolgimento di un lavoro più complesso di quanto
possa immaginare chi non ne conosce le dinamiche.
Andrea Pasquali
Portavoce del Sindaco
Comune di Piacenza