
La presidentessa della Georgia, Salome Zurabishvili, ha respinto con forza i risultati delle recenti elezioni parlamentari, definendole una “nuova forma di guerra ibrida” orchestrata dalla Russia. A seguito delle dichiarazioni della presidentessa, anche i principali partiti di opposizione hanno dichiarato che non riconosceranno i risultati del voto, descrivendo il processo elettorale come compromesso e manipolato.
Zurabishvili ha annunciato una manifestazione che si terrà lunedì sera in Rustaveli Avenue, nel cuore della capitale Tbilisi. “Questa mobilitazione è fondamentale per dimostrare al mondo che difendiamo i nostri diritti costituzionali e non accettiamo l’ingerenza russa nelle nostre istituzioni democratiche”, ha affermato la presidentessa.
Durante una conferenza stampa, Zurabishvili ha accusato apertamente Mosca di aver orchestrato un intervento sofisticato nelle elezioni, sostenendo che i risultati di sabato rappresentano una “confisca del voto dei cittadini georgiani”. “Abbiamo assistito all’uso di moderne tecnologie per manipolare l’elettorato, trasformando questo processo in una vera e propria operazione speciale russa contro la nostra sovranità,” ha dichiarato. Secondo la presidentessa, le elezioni sono state progettate per distorcere la volontà del popolo, segnando un’escalation senza precedenti nelle pressioni di Mosca su Tbilisi.
In segno di protesta, il partito Unità – Movimento Nazionale della Georgia, erede del Movimento Nazionale Unito fondato dall’ex presidente Mikhail Saakashvili, ha annunciato che non prenderà parte ai lavori del nuovo parlamento, poiché considera i risultati delle elezioni falsati. “Quando diciamo che non riconosciamo i risultati, intendiamo che non abbiamo intenzione di partecipare ai lavori parlamentari,” ha dichiarato il leader del partito, Tinatin Bokuchava.
Anche altre forze politiche, come la Coalizione per il Cambiamento, hanno comunicato l’intenzione di non occupare i seggi parlamentari. I dati della Commissione elettorale centrale, dopo lo spoglio del 99,64% delle schede, indicano che il partito al governo, Georgian Dream, ha ottenuto il 54,08% dei voti, seguito dalla Coalizione per il Cambiamento con il 10,92%, dal Movimento Nazionale Unito con il 10,12%, dalla coalizione Strong Georgia con l’8,78% e dal partito Gakharia For Georgia con il 7,76%. Tuttavia, tutti i principali partiti di opposizione hanno dichiarato di non riconoscere questi risultati. L’affluenza alle urne è stata del 58,94%.
La Georgia si trova a un bivio cruciale. L’opposizione unita contro i risultati elettorali e il sostegno di Zurabishvili alle accuse di interferenza russa riflettono una crescente preoccupazione per il futuro democratico e indipendente del paese. Le tensioni attuali tra il governo e l’opposizione potrebbero destabilizzare ulteriormente il quadro politico e spingere la Georgia verso una fase di profonde divisioni interne.
La manifestazione prevista lunedì rappresenta un momento di mobilitazione cruciale, con l’obiettivo di riaffermare i valori democratici e ribadire la volontà della popolazione di preservare la propria autonomia. Zurabishvili ha concluso esortando la comunità internazionale a vigilare sulla situazione e a sostenere la Georgia nella sua lotta contro ogni forma di ingerenza esterna.
