
(AGENPARL) – gio 17 ottobre 2024 COMUNE DI PIACENZA
Gabinetto del Sindaco
Ufficio Stampa
Piazza Cavalli, 2 – 29121 Piacenza
http://www.comune.piacenza.it
Piacenza, 17 ottobre 2024
Oggetto: Il 18 ottobre la Giornata europea contro la tratta. A Piacenza centinaia
di persone sostenute dai progetti “Oltre la strada” e “Common Ground”
Campeggia da oggi, su una delle facciate della sede comunale di piazza Cavalli, lo
striscione che riporta lo slogan “Piacenza non tratta”, esposto in questi giorni fuori
dal Municipio per sottolineare l’adesione dell’Amministrazione alla Giornata europea
contro la tratta degli esseri umani, che ricorre il 18 ottobre. La campagna di
sensibilizzazione, promossa in Italia dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è
le persone che hanno bisogno di aiuto possono rivolgersi gratuitamente 24 ore su 24,
contando su un servizio multilingue.
In ambito locale è attivo da oltre 25 anni il progetto “Oltre la strada”, facente capo
alla Regione Emilia Romagna e coordinato, sul nostro territorio, a due psicologhe
dell’Unità operativa Promozione dell’Integrazione Sociale del Comune di Piacenza.
Nel 2023, questa rete di interventi sociosanitari volti all’assistenza e alla tutela delle
persone vittime di grave sfruttamento lavorativo e sessuale ha permesso di
intercettare in città 229 persone, di cui 143 (98 donne, 44 transessuali e una persona
di genere non identificato) tramite approccio diretto dell’Unità di strada e 54 – di cui
41 donne di nazionalità nigeriana, 3 italiane, 2 rumene e una albanese, oltre a 3
transessuali (2 brasiliane e una rumena) – che, pur risultando non più prostituirsi in
dell’Unità affidata alla cooperativa “Lotta contro l’emarginazione Onlus”, che ha il
proprio sportello presso la sede comunale di via Taverna 39, al piano terra, aperto dal
lunedì al giovedì dalle 9 alle 15. Altre 32 persone si sono rivolte al servizio tramite
canali diversi: 13 donne ne sono venute a conoscenza tramite passaparola, 12 uomini
tra clienti e partner delle donne che si prostituiscono in strada e 7 minori del loro
nucleo familiare, oltre a 5 persone costrette a praticare l’accattonaggio.
“Il progetto – spiega l’assessora Nicoletta Corvi – costruisce percorsi di supporto
individualizzati, orientati ai bisogni e alle necessità di sicurezza della vittima, che
viene incontrata singolarmente con l’ausilio di mediatori linguistici e culturali. La
presa in carico può comportare l’accoglienza in strutture protette, l’assistenza
sanitaria e il sostegno psicologico, nonché attività mirate all’ottenimento del
permesso di soggiorno, orientamento lavorativo e alla formazione professionale,
iniziative di integrazione sociale. Una struttura ad ampio raggio d’azione, resa
PIACENZA PRIMOGENITA
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possibile dalla collaborazione tra servizi ed enti territoriali che coinvolge anche
l’ambulatorio di Medicina delle Migrazioni, le Commissioni territoriali per la
protezione territoriale e tutte le realtà istituzionali che possono contribuire ad aiutare
le vittime ad affrancarsi e riemergere dal baratro dello sfruttamento”.
Il Comune di Piacenza, attraverso un’apposita convenzione con il Consorzio Sol.co, è
parte anche del progetto interregionale “Common Ground” di cui è capofila il
Piemonte, mirato ad assistere le persone – vittime o potenzialmente tali – di
situazione di sfruttamento occupazionale, lavoro sommerso e caporalato, cui vengono
offerti colloqui individuali e supporto legale. L’équipe multidisciplinare è composta
da un coordinatore, due operatori-educatori e un esperto legale. Le principali attività
sono quelle di informazione e sensibilizzazione sul diritto del lavoro (contratto da
dipendente, lettura busta paga, diritti quali ferie, malattia, permessi, riconoscimento e