
(AGENPARL) – lun 07 ottobre 2024 *Amiu, De Leonardis (FdI): “Emiliano e Decaro senza vergogna alla Festa
dell’Unità. Restituiscano 36 milioni che i foggiani hanno pagato per pulire
Bari”*
“Emiliano e Decaro avrebbero potuto cogliere l’occasione per dare
spiegazioni alla città di Foggia in merito all’ennesimo esempio di
colonialismo consumato ai danni dei foggiani da parte di Bari per quel che
concerne la vicenda Amiu. Invece, dal palco della Festa dell’Unità svoltasi
nel fine settimana, nulla: né spiegazioni né un assegno da 36 milioni di
euro che sono quelli che i foggiani hanno pagato in questi anni per pulire
Bari”. Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giannicola
De Leonardis, che prosegue: “Foggia è costantemente in condizioni
igenico-sanitarie pietose e non è oltremodo tollerabile che la città sia
trattata, a livello di politiche aziendali, come una succursale di Amiu
Bari, anche perché, benché la si consideri una sorta di vaso di coccio,
paradossalmente e per non trascurabili aspetti, Foggia va addirittura a
compensare ciò che a Bari è in perdita. Le criticità riscontrabili sia a
livello di governance, quanto nella gestione economica di Amiu sono
molteplici e note da tempo – aggiunge De Leonardis che spiega – Il Comune
di Foggia è socio al 21% delle quote di AMIU, ma contribuisce al fatturato
per circa il 30% all’anno (33 milioni di euro). L’immobilizzazione più
importante foggiana è l’impianto di Trattamento Meccanico-Biologico (TMB)
di Passo Breccioso. Il contratto di servizio con il Comune di Bari ammonta
a circa 70 milioni di euro ed Amiu arriva al 50% della differenziata,
perdendo circa due milioni e mezzo all’anno. Una perdita che viene
ampiamente compensata dagli introiti derivanti dalla gestione dell’impianto
TMB di Foggia che incassa circa 13 milioni di euro annui. Non solo, il
Comune di Foggia paga circa tre milioni in più all’anno per il trasporto e
lo smaltimento dei rifiuti in discarica. Desolante il quadro riguardante il
personale – aggiunge De Leonardis – con Bari conta quasi il triplo dei
dipendenti di Foggia. Il che significa che il servizio pessimo fornito ai
foggiani dipende anche dal fatto che si è paurosamente sotto organico per
una città estesa e ancora popolosa come Foggia. Con questi numeri, ad
esempio, è inimmaginabile provare un percorso come quello della raccolta
porta a porta che, proprio per questo, è stata sostanzialmente esclusa dal
Piano industriale 2023-2031. Foggia non è messa nelle condizioni di
incidere nelle scelte aziendali. Non c’è una alternanza alla presidenza del
Consiglio di Amministrazione ed è facile quindi capire come chi proviene da
Bari non sia nelle condizioni di conoscere, agire e incidere nella
soluzione delle numerose problematiche che attanagliano la gestione dei
rifiuti a Foggia. Ancora: esiste una delibera di Consiglio comunale del
2013 (quando governava il centrosinistra che, è bene ricordarlo, è
l’artefice di questo disastro) che prevedeva la creazione di un comitato
paritetico che doveva vigilare sui servizi erogati e preoccuparsi che
nessuno dei due Comuni avesse perdite. Sono solo alcuni dei numerosi esempi
che si possono fare per rendersi conto di quanto sia fallimentare e
nettamente sbilanciato il rapporto con Amiu Bari che pure, recentemente, è
diventato oggetto di dibattito pubblico fino all’esposto promosso da alcune
associazioni della città circa gli introiti provenienti dalla Tari pagata
dai cittadini foggiani utilizzati per finanziare la raccolta dei rifiuti di
Bari. Emiliano e Decaro devono dare spiegazioni smettendo di continuare a
fingere che il problema non esista, evitando di parlarne perché troppo
scomodo ammettere che il disegno di “normalizzare” Foggia, assoggettandola
a Bari, è l’unico vero obiettivo del centrosinistra. Foggia è nelle
condizioni di essere autonoma e di riappropriarsi della gestione di un
servizio fondamentale che deve essere reso nelle migliori condizioni
possibili a una cittadinanza che non merita di vivere in una pattumiera a
fronte di una Tari oltremodo onerosa”, conclude De Leonardis.
Con preghiera di pubblicazione e/o diffusione