
Un disegno di legge volto a migliorare la protezione dei candidati alla presidenza da parte dei servizi segreti statunitensi è stato approvato all’unanimità dal Senato degli Stati Uniti, segnando un passo importante verso una maggiore sicurezza per i leader politici. La misura è stata discussa e votata solo una settimana dopo il secondo tentativo di assassinio nei confronti dell’ex presidente Donald Trump.
Il disegno di legge, denominato HR9106, noto anche come Enhanced Presidential Security Act del 2024, è stato presentato dai rappresentanti Mike Lawler (R-NY) e Ritchie Torres (D-NY) il 23 luglio 2024. L’iniziativa legislativa è stata accelerata dopo un grave incidente avvenuto il 13 luglio, quando Thomas Matthew Crooks ha aperto il fuoco durante un comizio di Trump a Butler, Pennsylvania. Nonostante il fallito tentativo di attentato, l’episodio ha riacceso il dibattito sulla necessità di rafforzare le misure di sicurezza per i candidati presidenziali.
Pochi giorni prima dell’approvazione del Senato, la Camera dei Rappresentanti aveva già votato il disegno di legge all’unanimità, con 405 voti favorevoli e nessun contrario.
Dopo la vittoria legislativa, il rappresentante Lawler ha commentato il risultato in un post su X (precedentemente noto come Twitter): “Il mio disegno di legge con @RepRitchie per fornire una maggiore protezione dei servizi segreti per @realDonaldTrump e @VP è stato approvato all’unanimità dal Senato, dopo essere stato approvato dalla Camera con 405-0. Ora è diretto a @POTUS per la firma. Le elezioni dovrebbero essere decise alle urne, non da un assassino”.
La legge impone al Direttore dei servizi segreti degli Stati Uniti di applicare gli stessi criteri utilizzati per la protezione del presidente e del vicepresidente anche ai candidati alla presidenza e alla vicepresidenza. Ciò significa che la valutazione del numero di agenti e delle risorse necessarie sarà equiparata alle massime cariche istituzionali, migliorando significativamente la protezione offerta ai principali candidati durante il periodo elettorale.
Inoltre, il disegno di legge richiede una revisione completa delle attuali misure di protezione fornite dal Secret Service a presidenti, vicepresidenti, ex presidenti e candidati presidenziali. A seguito di questa analisi, il Secret Service dovrà fornire un rapporto dettagliato ai Comitati giudiziari della Camera e del Senato, includendo raccomandazioni su come migliorare ulteriormente le misure di sicurezza.
L’approvazione della legge arriva in un momento di preoccupazione crescente per la sicurezza dei leader politici. Oltre all’incidente di luglio a Butler, un altro grave episodio è avvenuto il 15 settembre 2024, quando Ryan Wesley Routh è stato arrestato vicino al Trump International Golf Course di West Palm Beach. I servizi segreti avevano individuato la canna del fucile di Routh, un’arma stile AK, sporgere attraverso una recinzione mentre si nascondeva tra i cespugli. Trump si trovava sul campo da golf al momento dell’accaduto, ma grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, il potenziale attentato è stato sventato.
Questi episodi dimostrano la necessità di rafforzare la sicurezza attorno ai candidati presidenziali, soprattutto in un periodo di forti divisioni politiche e tensioni sociali. La recente approvazione del Enhanced Presidential Security Act riflette una risposta bipartisan per garantire che la protezione dei leader politici sia prioritaria e che gli attentati contro figure pubbliche non mettano a rischio il processo democratico.
Dopo l’approvazione unanime del disegno di legge al Senato e alla Camera, la proposta sarà ora inviata alla firma del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, per diventare legge ufficiale. Una volta firmata, il Secret Service dovrà implementare le nuove disposizioni, garantendo una protezione più efficace per tutti i principali candidati alle elezioni presidenziali future.
Con questa misura, il Congresso ha chiarito che le elezioni devono essere decise attraverso il voto, non attraverso atti di violenza o intimidazione.

