
Giovedì, il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto appello a tutte le parti coinvolte in Libano affinché agiscano per prevenire una guerra, in seguito a un attacco informatico israeliano ai dispositivi di comunicazione di Hezbollah che ha causato 37 morti e circa 3.000 feriti.
In una serie di telefonate con il primo ministro libanese Najib Mikati, il presidente del Parlamento Nabih Berri e il comandante dell’esercito Joseph Aoun, Macron ha espresso “profonda preoccupazione” per le recenti esplosioni avvenute in Libano, sottolineando il rischio di un’escalation della violenza.
Macron ha avvertito che questi episodi stanno “aggravando le tensioni regionali e mettendo in pericolo la vita dei civili”. L’Eliseo ha reso noto che il presidente francese parlerà anche con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per ribadire l’importanza di adottare misure per evitare ulteriori conflitti.
Nella dichiarazione ufficiale, Macron ha esortato i leader libanesi a “svolgere le proprie responsabilità per prevenire l’escalation e trasmettere messaggi di calma e moderazione, specialmente a Hezbollah”. Ha inoltre ribadito la sua convinzione che la stabilità del Libano dipenda dalla capacità dei partiti locali di anteporre gli interessi nazionali alle controversie regionali e di trovare soluzioni diplomatiche alla crisi in corso.
Macron ha concluso sottolineando che il Libano necessita urgentemente di un’autorità esecutiva legittima e operativa per affrontare le sfide economiche e politiche che il Paese sta vivendo, invitando le parti a lavorare per la stabilità interna.