
(AGENPARL) – gio 12 settembre 2024 Nota di Bori (Pd)
(Acs) Perugia, 12 settembre 2024 – “Destra al governo della Regione sempre
più incapace di risolvere le problematiche, tanto da inventare una nuova
presa in giro nei confronti dei cittadini umbri in merito alle prestazioni
sanitarie prenotate e ancora inevase. Ed è così che dal centralino del
Numero unico per la sanità è scomparsa proprio la possibilità di digitare
il 3, il numero attraverso il quale era possibile ricevere informazioni in
merito alle liste d’attesa”. Così in una nota il consigliere regionale
Tommaso Bori (Pd – vicepresidente Commissione Sanità) che sottolinea come
“la Giunta regionale è ormai solo capace di escamotage di basso livello
per coprire le proprie mancanze che, negli anni, hanno dovuto pagare gli
umbri”.
“Quanto avvenuto con il Numero unico della sanità – continua Bori – è
ormai qualcosa di grottesco. Secondo gli strateghi politici della destra, per
non dover rispondere delle proprie mancanze e delle proprie lacune, basta
nasconderle agli occhi dei cittadini. Peccato però che i cittadini non siano
con l’anello al naso e che stiano invece pagando a proprie spese la
gestione fallimentare della sanità dell’Umbria in questi cinque anni in
cui la Regione, pur essendo gravata dal Covid, non è stata capace di
imprimere una svolta non più rinviabile. Un cambiamento però che non può
andare nella direzione presa dalla destra, con le oltre 40mila prestazioni
appaltate al privato nelle due Usl. La loro opzione è quella della svendita
e della privatizzazione, soluzioni alle quali è ora di dire basta”.
RED/dmb
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79121