(AGENPARL) – mar 10 settembre 2024 Seguo da vicino e supporto il lavoro che Ater sta facendo per riprendere
possesso delle abitazioni di sua proprietà occupate abusivamente e poterle
riassegnare agli aventi diritto. Oggi in Commissione Regionale Urbanistica
e Politiche Abitative focus sulla situazione del Quarticciolo. Sono stati
presentati gli interventi di Ater Roma per la riappropriazione degli
immobili: quelli condotti a termine e quelli per cui è stato avviato l’iter
nel corso del 2024. Una mattinata molto proficua di confronto e
comunicazioni, a conferma dell’attenzione della Regione Lazio per le
periferie e della volontà di rafforzare gli interventi a tutela di
sicurezza e legalità e per la riacquisizione delle case popolari sottratte
dalla criminalità è quanto dichiara *Marika Rotondi* (Fdi) vice presidente
della Commissione Regionale Urbanistica e Consigliere Regionale del Lazio.
L’architetto *Orazio Campo*, Commissario di Ater Roma ha illustrato il
lavoro svolto dall’Azienda e tracciato un bilancio delle prime iniziative
finalizzate a riacquisire la disponibilità degli immobili che sono stati
occupati illegalmente al Quarticciolo, evidenziando la necessità di un
maggiore coinvolgimento di tutte le Istituzioni, dato l’ingente numero
delle occupazioni, unitamente alla complessità dell’iter burocratico per
rientrare in possesso degli immobili. Nel presentare la sua relazione
Campo ha dichiarato: Le azioni fin qui condotte al Quarticciolo da quando
sono commissario di Ater, rappresentano una prima concreta risposta al
problema delle occupazioni illegali in questo territorio. Abbiamo
recuperato alcuni alloggi e avviato procedure per lo sgombero di altri,
emanato diffide per occupazione e richiesta di rilascio. Ma c’ è ancora
moltissimo da fare, sia in termini di riacquisizione degli appartamenti
occupati, che per quanto concerne la riqualificazione edilizia e la
manutenzione, dato l’ingente patrimonio immobiliare di Ater e l’alto numero
di case da sgomberare in diversi quartieri. L’Ater sta facendo la sua
parte, ma deve essere sostenuta, serve un incremento di sinergia tra gli
Enti locali ed una sempre maggiore presenza dello Stato, nelle sue varie
forme. Ma soprattutto serve un ripensamento della visione urbanistica per
le periferie e della concezione di edilizia popolare