
(AGENPARL) – sab 24 agosto 2024 *COMUNICATO STAMPA*
*CAPORALATO, USIF: “SOLIDARIETÀ A SINDACATI CARABINIERI CONTRO TENTATIVI
SILENZIAMENTO”*
“La Segreteria Generale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF)
intende esprimere con forza la propria preoccupazione riguardo le criticità
delle normative che disciplinano i sindacati militari, in particolare il
Decreto Legislativo 24 novembre 2023 n. 192, che ha modificato la legge 28
aprile 2022, n. 46.
Da tempo denunciamo come queste disposizioni siano state concepite più per
limitare che per dare piena attuazione alla sentenza n.120 della Corte
Costituzionale. Tali norme, infatti, non solo riducono l’efficacia e
l’autonomia dei sindacati, ma mettono anche in serio pericolo uno dei
principi fondamentali della nostra Repubblica: la libertà di pensiero.
La Costituzione italiana garantisce a tutti i cittadini, compresi coloro
che indossano una divisa, il diritto di esprimere liberamente le proprie
opinioni. Tuttavia, la normativa di riferimento pone i rappresentanti
sindacali militari in un limbo preoccupante, dove la tutela del benessere
del personale è costantemente messa a confronto con un ordinamento sempre
più rigido e restrittivo. Questo scenario non può essere accettato in un
Paese che si definisce democratico e che dovrebbe, invece, promuovere e
tutelare i diritti dei lavoratori, anche all’interno delle Forze Armate.
In questo contesto, USIF esprime la sua piena e incondizionata solidarietà
ai sindacati dei Carabinieri che, nonostante le enormi difficoltà, stanno
svolgendo il loro ruolo in modo esemplare.
Difendere i diritti e il benessere del personale iscritto è un dovere
fondamentale, che merita rispetto e supporto, non tentativi di
silenziamento. L’attacco a questi sindacati, come nel caso di chi ha avuto
il coraggio di denunciare la scomoda verità sul contrasto al caporalato,
rappresenta un segnale allarmante per tutti noi.
È necessario un cambiamento immediato: le voci dei sindacati militari
devono poter essere ascoltate e rispettate senza timore di ritorsioni. Solo
in questo modo possiamo garantire non solo il rispetto dei diritti del
personale, ma anche la salvaguardia dei valori democratici su cui si fonda
il nostro Paese”. Lo comunica, in una nota, la Segreteria Generale
dell’Unione Sindacale Italiana Finanziari (USIF).
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