
I leader dell’estrema sinistra francese hanno minacciato di mettere sotto accusa il presidente Emmanuel Macron, accusandolo di aver compiuto un “colpo di stato istituzionale contro la democrazia” per il suo rifiuto di nominare un candidato socialista come prossimo primo ministro. Secondo Jean-Luc Mélenchon e Mathilde Panot, leader del partito La France Insoumise (LFI), Macron non avrebbe rispettato il risultato delle recenti elezioni legislative, ignorando la loro richiesta di un premier di sinistra.
Dopo una “tregua olimpica” durante i Giochi di Parigi, la tensione politica è riesplosa, con Mélenchon e Panot che hanno lanciato una dura critica al presidente. In un articolo su La Tribune Dimanche, i due leader hanno avvertito che se Macron non rispetterà la volontà popolare, verranno utilizzati “tutti i mezzi costituzionali” per rimuoverlo.
La crisi politica post-elettorale
Le elezioni legislative di luglio hanno visto Macron allearsi con la coalizione di sinistra Nuovo Fronte Popolare per contrastare l’ascesa del Raggruppamento Nazionale (RN) di Marine Le Pen. Nonostante la sconfitta del RN, che ha ottenuto più voti di qualsiasi altro partito, Macron ha evitato di nominare un premier dell’estrema sinistra, temendo ripercussioni sulla sua base centrista.
Di conseguenza, la Francia è rimasta senza un governo ufficiale per oltre un mese, con Gabriel Attal che ricopre il ruolo di primo ministro ad interim, ma senza poteri significativi. L’impasse ha esacerbato il clima politico, con la sinistra che spinge per la nomina di Lucie Castets, un’economista socialista.
Verso un impeachment?
Mélenchon e Panot hanno dichiarato che, se Macron non accetterà le loro richieste, procederanno con la mozione di impeachment. Secondo loro, il rifiuto del presidente di riconoscere i risultati elettorali costituisce una violazione dei principi democratici.
Nonostante queste minacce, non è chiaro se l’LFI avrà il sostegno necessario per portare avanti la procedura. Il capo del Partito Socialista, Olivier Faure, ha criticato l’approccio di Mélenchon e Panot, definendolo “non conforme alla tradizione repubblicana”. Faure ha sottolineato che la mozione d’impeachment è sostenuta solo dall’LFI e non riflette la posizione dell’intero Nuovo Fronte Popolare.
Il futuro politico incerto di Macron
Macron si trova ora in una posizione delicata, dovendo bilanciare le richieste della sinistra con la stabilità del suo governo centrista. Con le tensioni politiche in aumento, la Francia guarda con apprensione al futuro, chiedendosi se il presidente riuscirà a trovare un compromesso o se la minaccia di impeachment diventerà una realtà.