
(AGENPARL) – ven 19 luglio 2024 Cinghiali: ancora danni ingenti a Pietrapertosa
Ancora un’invasione di cinghiali con danni ingenti ad aziende agricole. E’
accaduto questa volta a Pietrapertosa in terreni dell’azienda di Giacomo
Cavuoti, una decina di ettari coltivati a grano e trifoglio in contrada
Castagna in territorio “vincolato” dal Parco Gallipoli Cognato-Piccole
Dolomiti Lucane. Gli ungulati, in branchi di una decina di esemplari,
“protetti” dai vincoli del Parco, in poche ore hanno distrutto tutto.
Persino 1,5 ha di grano biologico è andato perso. E non sarà certo il
risarcimento che tra l’altro arriva, in misura molto limitata, dopo tre
anni – sottolinea l’agricoltore Cavuoti – a consentire la ripresa
dell’azienda, tant’è che ho deciso di non seminare più. Non posso lavorare,
investire di tasca mia per spese vive, fare sacrifici – dice – per sfamare
i cinghiali. Di 3 ha di trifoglio oggi non sono in grado di produrre
nemmeno una “balla”. La soluzione l’abbiamo indicata da tempo: bisogna
autorizzare battute dei cinghiali anche nel Parco altrimenti le gabbie di
cattura non daranno alcun risultato se non quello di scoraggiare i piccoli
coltivatori. E inoltre – aggiunge Cavuoti – data l’emergenza perché i
cinghiali sono un pericolo per agricoltori e famiglie fare intervenire
l’esercito come sta accadendo in alcune regioni. Non possiamo più
aspettare anche perché il Parco ha prodotto solo vincoli di ogni genere e
nessun beneficio. La Regione accolga la nostra disperazione.
La Cia-Agricoltori – che nelle scorse settimane ha promosso la raccolta di
firme (obiettivo 20 mila adesioni) per sollecitare l’immediata adozione del
piano straordinario di gestione e contenimento della fauna sul territorio
Regionale di Basilicata – sostiene le richieste. Da mesi assistiamo dalla
Regione ad annunci di “impegni straordinari” per affrontare adeguatamente
l’emergenza cinghiali. Accade invece che la Regione ha stanziato appena
137mila euro da destinare ai comuni lucani per l’acquisto e l’installazione
di dispositivi di cattura. Troppo poco per pensare semplicemente di fare
qualcosa. Lo scopo della nuova iniziativa è quello di sollecitare le
Istituzioni Regionali ad intervenire con sollecitudine per porre un argine
a questo crescente fenomeno che genera guasti incalcolabili e pericoli
sempre più diffusi, ricorrenti e impattanti a colture, impianti, bestiame,
mezzi e persone. L’auspicio è che il neo assessore Cicala, come pure ha
annunciato, convochi al più presto un Tavolo in Dipartimento.
“Non è più tollerabile uno stato di cose come quello a cui assistiamo da
anni, oramai fuori controllo sia sul versante dei danni, sia sul versante
dell’ incolumità dei Cittadini senza trascurare potenziale esposizione sul
piano sanitario ed igienico”: è quanto sostengono i Presidenti di Cia-
Agricoltori Potenza G. Lorusso e Cia-Matera G. Stasi i quali rimarcano
l’urgenza e l’indifferibilità di porre in essere un concreto segnale sul
versante del governo di una situazione che è oggettivamente di vera e
propria emergenza. “Non si può più assistere inermi a così tante
aggressioni e continue invasioni di branchi che devastano raccolti e
strutture. Non possiamo inoltre – aggiungono – trascurare la singolare
situazione che si registra in materia risarcitoria che fa registrare sempre
più ingenti e costosi indennizzi e contenziosi sempre più ricorrenti.
Basta tergiversare, occorre mettere in campo così come prevedono le
disposizioni nazionali, segnali concreti programmi di contenimento al fine
di ripristinare una stato di ordinarietà sul nostro territorio, riportando
in equilibrio la pressione faunistica e territorio venatorio disponibile
lo chiede l’intera Comunità Lucana è un atto dovuto per dare un futuro alla
Basilicata”.