
Molti dei 46 presidenti degli Stati Uniti hanno dovuto affrontare tentativi di assassinio, quattro dei quali hanno causato vittime. Il recente incidente con sparatoria che ha coinvolto l’ex presidente e candidato alla presidenza Donald Trump segna l’ultimo capitolo di questa triste storia.
Abraham Lincoln
Abraham Lincoln fu il primo presidente ad essere assassinato. John Wilkes Booth gli sparò il 14 aprile 1865, mentre Lincoln assisteva a uno spettacolo al Ford’s Theatre di Washington con la moglie, Mary Todd Lincoln. Lincoln morì la mattina seguente. Il suo sostegno ai diritti dei neri fu citato come movente per l’assassinio. Il vicepresidente Andrew Johnson gli succedette.
James Garfield
James Garfield divenne il secondo presidente assassinato dopo appena sei mesi dal suo mandato. Charles Guiteau gli sparò il 2 luglio 1881, in una stazione ferroviaria di Washington. Nonostante i tentativi di localizzare il proiettile con un dispositivo speciale, Garfield soccombette alle ferite qualche settimana dopo. Il vicepresidente Chester Arthur entrò in carica dopo la morte di Garfield.
William McKinley
William McKinley fu colpito il 6 settembre 1901, dopo aver tenuto un discorso a Buffalo. Mentre stringeva la mano ai presenti, un aggressore gli sparò due proiettili al petto a distanza ravvicinata. Sebbene inizialmente si pensasse che si sarebbe ripreso, McKinley sviluppò la cancrena e morì il 14 settembre 1901. Gli succedette il vicepresidente Theodore Roosevelt.
John F. Kennedy
John F. Kennedy fu assassinato nel novembre 1963 durante una visita a Dallas. Fu colpito a morte mentre il suo corteo attraversava Dealey Plaza, morendo poco dopo aver raggiunto il Parkland Hospital. Il vicepresidente Lyndon Johnson prestò giuramento a bordo dell’Air Force One, diventando l’unico presidente a prestare giuramento su un aereo.
Donald Trump
Il 14 luglio, l’ex presidente Donald Trump è stato colpito durante un comizio elettorale in Pennsylvania. È stato portato rapidamente in un centro medico e dichiarato “al sicuro” dopo lo scioccante incidente. Trump, 78 anni, è stato visto con del sangue sull’orecchio destro ed è stato scortato fuori dal palco dalla sicurezza. In seguito ha confermato su Truth Social che un proiettile gli aveva sfiorato la parte superiore dell’orecchio destro, condannando tale violenza negli Stati Uniti.
Trump aveva appena iniziato il suo discorso quando sono stati sparati i colpi. Il Secret Service ha neutralizzato il tiratore, che ha sparato da un punto di osservazione elevato. Lo staff di Trump ha poi confermato che stava “bene” e che era sottoposto a valutazione medica, con l’intenzione di partecipare alla conferenza del Partito Repubblicano.
Il presidente Joe Biden ha condannato la sparatoria avvenuta nella sua residenza nel Delaware, esprimendo preoccupazione per la violenza e sollievo per il fatto che Trump fosse “sano e salvo”. Si prevedeva che Trump sarebbe tornato alla Casa Bianca più tardi quel giorno.
Conclusioni
L’assassinio di presidenti e i tentativi di assassinio rappresentano momenti tragici nella storia degli Stati Uniti, riflettendo le tensioni e le divisioni all’interno del paese. L’incidente che ha coinvolto Donald Trump aggiunge un nuovo capitolo a questa storia, sottolineando la continua vulnerabilità dei leader politici anche in tempi moderni. La protezione dei candidati presidenziali e la sicurezza degli eventi elettorali rimangono questioni cruciali per garantire un processo democratico pacifico e sicuro.

