
Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato oggi che il movimento talebano è un “alleato nella lotta al terrorismo”, secondo dichiarazioni rilasciate e riportate dall’Agence France-Presse (AFP).
“Siamo in contatto con il movimento talebano e abbiamo ricevuto ripetutamente segnali che i talebani sono pronti a collaborare con noi”, ha dichiarato Putin. “Dobbiamo supporre che i talebani controllino il potere nel paese. E in questo senso i talebani sono, ovviamente, nostri alleati nella lotta al terrorismo, perché qualsiasi autorità è interessata alla stabilità nello stato che governa”, ha aggiunto durante un intervento ad Astana.
Le parole di Putin riflettono un approccio pragmatico verso il governo talebano, riconosciuto come detentore del potere in Afghanistan. L’affermazione di un’alleanza nella lotta al terrorismo si basa sulla presunzione che qualsiasi autorità governativa, inclusi i talebani, sia motivata a mantenere la stabilità interna e a contrastare le minacce terroristiche.
Durante il suo intervento, Putin ha anche affrontato i recenti commenti dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump, riguardo alla fine del conflitto in Ucraina. “Il fatto che il signor Trump, in quanto candidato alla presidenza, dica di essere pronto e di voler fermare la guerra in Ucraina, lo prendiamo molto seriamente”, ha detto Putin. Tuttavia, ha aggiunto di “non essere a conoscenza” delle proposte specifiche di Trump.
Le dichiarazioni di Putin segnalano un ulteriore avvicinamento tra Mosca e i talebani, un rapporto che potrebbe avere implicazioni significative per la geopolitica della regione. La collaborazione con il governo talebano potrebbe aiutare la Russia a stabilizzare le sue frontiere meridionali e a contrastare la minaccia dei gruppi terroristici operanti nell’area.
Allo stesso tempo, l’attenzione alle dichiarazioni di Trump suggerisce che la Russia è attenta agli sviluppi politici negli Stati Uniti e alle potenziali implicazioni per il conflitto in Ucraina. La prospettiva di una nuova amministrazione statunitense disposta a negoziare la fine della guerra potrebbe influenzare le strategie diplomatiche e militari di Mosca nei prossimi mesi.
Le affermazioni di Putin su un’alleanza con i talebani e la considerazione seria delle parole di Trump sulla guerra in Ucraina indicano una strategia russa volta a cercare stabilità regionale e a monitorare attentamente i cambiamenti politici globali. Questi sviluppi saranno seguiti da vicino dagli analisti internazionali e dalle altre potenze mondiali, poiché potrebbero avere un impatto significativo sugli equilibri geopolitici.