
(AGENPARL) – ven 05 luglio 2024 Buonasera a tutti,
scusandomi per l’orario, invio una nota dell’Amministrazione comunale di
cui chiederei, se possibile, la pubblicazione integrale sui vostri organi
di informazione.
Grazie
buona serata
Stiamo tentando di far crescere Piacenza. Lo stiamo facendo davvero con
tutte le nostre forze e con un unico, immutabile obiettivo: il bene dei
piacentini di oggi e di domani. Far crescere una città capoluogo, il suo
territorio e con essi la sua comunità, il suo tessuto economico, i suoi
servizi, è un’operazione complessa che si svolge su tanti, tantissimi
fronti tutti legati a doppio filo tra loro. Non può che essere un immenso
lavoro di squadra. Affinché ciò avvenga, affinché Piacenza cresca, la città
tutta ha bisogno di un dibattito politico e pubblico che sia improntato
alla costruttività. Un dibattito positivo anche quando c’è differenza di
visioni, anche quando non si va d’accordo, anche quando c’è contrasto su
temi specifici. E in tale dibattito le opposizioni in Consiglio comunale –
che è il Parlamento della nostra città – hanno un ruolo fondamentale, non
solo di controllo e di critica ma di proposta, di spunto, di ispirazione.
Il nostro approccio era, è sempre stato ed è tuttora questo dal giorno
stesso in cui ci siamo messi al servizio di Piacenza nei ruoli che oggi
ricopriamo come amministratori del Comune. Un approccio positivo, dunque,
anche e soprattutto con riferimento al sacrosanto e indispensabile
dibattito politico tra giunta, maggioranza e opposizioni.
Siamo sicuri che oggi a Piacenza il confronto politico in Consiglio
comunale sia sano? A noi, in tutta sincerità e con il cuore in mano, pare
davvero di no. Assistiamo a un’azione politica, quella delle opposizioni,
fatta a suon di richieste di accesso agli atti che paiono finalizzate più a
ostacolare il lavoro di chi amministra che a conoscere realmente le
questioni. Offriamo solo alcuni numeri a nostro avviso indicativi, e poi il
giudizio lo lasciamo a chi legge: nel 2018 le richieste di accesso agli
atti sono state 34 in tutto, spalmate sui dodici mesi, mentre dall’inizio
del 2024 ad oggi ne sono arrivate 127. Stiamo parlando 127 richieste di
accesso agli atti in sei mesi. E nel 2023 le richieste sono state 140. In
media, invece, nel periodo compreso tra il 2018 e il 2022, le richieste di
accesso agli atti si aggiravano tra i 35 e 45 all’anno. Ci chiediamo, e
chiediamo ai cittadini: è normale, è sano, è costruttivo questo modo di
fare opposizione?
E ancora, l’azione delle opposizioni viene fatta anche a suon di esposti
che, guarda caso, finiscono regolarmente e istantaneamente sui giornali
(che comprensibilmente e legittimamente ne danno notizia), quasi fossero
strumenti mediatici tipici di campagne elettorali improntate forse più alla
rabbia che al confronto sui temi reali, sui temi che riguardano da vicino i
cittadini.
Ma non solo. Siamo di fronte a un’opposizione che pare non farsi scrupoli
nel rivolgere attacchi durissimi anche nei confronti di dipendenti comunali
che all’interno dell’Ente hanno un ruolo prettamente tecnico e non
politico. Una sorta di strategia, quest’ultima, che non ha davvero
precedenti nella storia ma che sembra ormai consolidata.
Lo ribadiamo: il nostro approccio rispetto al confronto politico è sempre
stato positivo e improntato alla trasparenza, che consideriamo sacra e non
solo perché è un obbligo di legge. Non ci ha mai sfiorato l’idea di
barricarci nei “nostri” uffici che occupiamo solo pro tempore, per la
durata dei nostri incarichi pubblici, ma che in realtà non sono nostri ma
sono dei piacentini; sia quelli che nel 2022 hanno deciso di darci fiducia
eleggendoci alla guida del Comune, sia quelli che non ci hanno dato fiducia
ma per i quali lavoriamo con la stessa identica energia se non di più. Non
ci ha mai sfiorato l’idea di essere infallibili. Al contrario, cerchiamo
ogni giorno di confrontarci ad ogni livello (con tutti, e non solo con
alcuni!) per migliorare, per fare scelte più adeguate, per essere più
efficaci nella nostra azione di governo al servizio della comunità.
Un dibattito costruttivo dunque; ecco cosa pensiamo serva a Piacenza se
davvero vogliamo che cambi marcia, che si sviluppi, che si proietti nel
futuro in modo competitivo in una società che già di suo ha cambiato
velocità in tutti i settori e in tutti i territori. Ciò che non serve a
Piacenza è un dibattito politico che si abbassa inesorabilmente fino a
trasformarsi in una sorta di lotta nel fango. Siamo convinti che sia questo
ciò che vedono, loro malgrado, i piacentini. Non vedono, purtroppo, una
dialettica che, pur rispettando il gioco delle parti, pur nella differenza
di opinioni, resta civile, “alta”, produttiva. Ci sembra di essere di
fronte a una sorta di costante, perenne tensione alla rissa, all’attacco
feroce a prescindere da tutto, anche dal bene della collettività e del suo
futuro. Un futuro che si avvicina sempre più rapidamente, senz’altro più
rapidamente rispetto anche a pochi, pochissimi anni fa. Oggi chi si
impantana nel guano di dinamiche da campagna elettorale perenne, rimane al
palo. Ne siamo davvero convinti. Ecco perché non ci spieghiamo questa foga
nell’attaccare a prescindere e con ogni mezzo qualsiasi azione poniamo in
essere, qualsiasi iniziativa adottiamo, qualsiasi decisione prendiamo
avendone diritto per la fiducia che ci è stata concessa, e che non è
scontata ma che, al contrario, dobbiamo meritarci. Ed è ciò che ogni
giorno, con impegno, dedizione, fatica ed entusiasmo tentiamo di fare.
Andrea Pasquali
Portavoce del Sindaco
Comune di Piacenza