
(AGENPARL) – sab 22 giugno 2024 *COMUNICATO STAMPA*
*Torpè, 22 giugno 2024* – E mentre si apre l’estate, con il primo ciclone
del Sahara che abbandona la Sardegna, i territori dell’alta Baronia e della
bassa Gallura iniziano ad avere sempre più sete, trascinati nel vortice
dell’emergenza siccità iniziata mesi addietro e oggi sempre più
preoccupante. “Una siccità estrema, che dopo la mancanza di piogge e la
chiusura dell’irrigazione nei campi dall’invaso del Maccheronis quasi
prosciugato, ha devastato il 100% delle colture agricole tra orticole in
pieno campo ed erbai per il bestiame”. A lanciare l’allarme, l’ennesimo
nelle ultime settimane, è il sindaco di Torpè, Martino Sanna, che ogni
giorno riceve decine di chiamate e segnalazioni verbali da parte dei suoi
concittadini. “Siamo di fronte a una situazione mai vista prima – ha
proseguito il sindaco – e il momento di picco emergenziale deve ancora
arrivare quando, tra fine luglio e agosto, decine di migliaia di turisti
raggiungeranno i nostri territori per una vacanza da fare con poca acqua da
bere, per cucinare e lavarsi nelle abitazioni. Un quadro devastante oggi e
che rischia di sfuggire completamente di mano nelle prossime settimane”.
*Alla Regione*. Martino Sanna evita i giri di parole appellandosi alla
Regione e in particolare all’assessore dell’Agricoltura, Gianfranco Satta,
affinché si mettano subito in campo degli interventi per venire incontro ad
agricoltori e cittadini. “Le nostre imprese, soprattutto quelle orticole,
sono a un passo dal collasso. Con le perdite di questi mesi non hanno le
risorse per affrontare l’emergenza e programmare quindi la stagione
autunnale e invernale. I fondi annunciati in disponibilità da Satta devono
arrivare subito, non fra tre o quattro anni. Per questo è necessario che
gli uffici della Regione mettano in campo le migliori energie per
assicurare una presenza forte delle istituzioni”. Sul versante
dell’approvvigionamento idrico in zootecnia e nelle case sparse, Sanna ha
ricordato che ora si sta assicurando attraverso le autobotti della
Protezione civile e dell’Agenzia Forestas che, a brevissimo, dirotterà i
mezzi verso le squadre antincendio. “Come Comune di Torpè – ha precisato il
sindaco – abbiamo già incaricato una ditta esterna per poter assicurare il
servizio di fornitura, ma la preoccupazione sale in vista delle otto
settimane di forte presenza turistica quando, con il fisiologico aumento
dei consumi e del traffico su strada, sarà quasi impossibile continuare a
garantire tale servizio a cittadini e allevatori. Inoltre – ha aggiunto –
il livello delle scorte nel lago di Torpè sta scendendo notevolmente, anche
per colpa delle alte temperature, mettendo a rischio la possibilità di
poter potabilizzare le acque sempre più impure e interessate da fanghi e
melme. Ora dopo ora – ha concluso Martino Sanna – si rende ormai
indispensabile un piano di intervento urgente. Con le autobotti, seppur
incrementate, sarà impossibile affrontare l’intero quadro emergenziale.
Mettiamo subito in campo dissalatori che approvvigionino la diga di
Maccheronis o costruiamo una condotta lampo che colleghi il nostro lago con
le acque del Liscia o del Cedrino. Il tempo dei tavoli è finito, adesso
bisogna solo agire”.
Ufficio stampa