
(AGENPARL) – gio 20 giugno 2024 Eni: Greenpeace e ReCommon
sospensione della causa sul clima
hanno
chiesto
San Donato Milanese, 20 giugno 2024 – Eni prende atto del fatto che Greenpeace e
ReCommon, che lo scorso anno avevano avviato nei confronti di Eni un’azione legale
totalmente infondata relativa ai temi climatici, hanno chiesto la sospensione del procedimento
a seguito della presentazione, da parte degli stessi, di un ricorso per regolamento di
giurisdizione. Giurisdizione che peraltro era già stata esclusa nella nota causa “Giudizio
Universale”, promossa dal mondo dell’associazionismo contro lo Stato italiano sempre in
merito ai temi climatici.
Eni esprime la propria perplessità su questa iniziativa, evidentemente finalizzata a ottenere la
sospensione della causa in realtà avviata dalle organizzazioni stesse, per la quale il Giudice si ricorda – aveva invece già fissato l’udienza per la decisione al 14 settembre 2024.
Vi è il rischio, pertanto, che – proprio su iniziativa di Greenpeace e ReCommon – si apra un
lungo periodo di sospensione della decisione prevista invece a breve, ciò che consentirà alle
due associazioni di continuare nella propria campagna di disinformazione, perseguendo
obiettivi mediatici che consentono maggiori slogan e minore rigore in termini di studio, analisi
e valutazione, e la cui verifica da parte del Giudice di ciò investito viene così procrastinata
proprio a iniziativa di chi aveva preteso di promuoverla.
Si ricorda che Eni non si è peraltro mai sottratta, nonostante la strumentalità dell’azione stessa,
a fornire in giudizio, nel merito, tutti gli elementi a supporto della bontà del proprio operato e
della propria strategia di trasformazione e decarbonizzazione, pubblicando sul proprio sito tutto
il materiale.
Contatti societari:
Sito internet: http://www.eni.com