
(AGENPARL) – gio 30 maggio 2024 *COMUNICATO STAMPA*
*Canapa: Cia, sbagliato il richiamo in Ddl sicurezza. A rischio migliaia di
aziende*
*Emendamento mette in pericolo filiere ad alto valore aggiunto e con 30
mila occupati in tutta Italia. Subito confronto tra Governo e categorie
produttive *
Roma, 30 mag – Preoccupa l’emendamento al Ddl sicurezza su “Misure aventi a
oggetto le infiorescenze della canapa e dei prodotti da esse derivati”.
Inaccettabile, sia per il richiamo pretestuoso in un disegno di legge più
indicato per i blocchi stradali, ma anche per i limiti sulla produzione di
un settore da 500 milioni di fatturato su base annua, con 30 mila occupati
in tutta Italia. A dirlo è, oggi, Cia-Agricoltori Italiani dando voce ai
tanti timori espressi dagli operatori della filiera canapicola industriale
del Paese.
Per Cia, infatti, con il Disegno di legge sicurezza rischiano di chiudere
migliaia di aziende agricole di un comparto in continua espansione, con
tassi di crescita importanti e un forte protagonismo, soprattutto tra
l’imprenditoria giovanile. Una realtà che tra agricoltura, trasformazione,
commercializzazione e logistica registra numeri importanti in termini di
occupazione e volume d’affari, sempre più difficile da quantificare visto
il grande potenziale produttivo.
“Siamo di fronte a un emendamento molto penalizzante per gli agricoltori
che nel corso degli anni hanno investito in una cultura legale e ad alto
valore aggiunto -commenta il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini-.
Si rischiano pesanti ricadute su filiere agroindustriali di eccellenza come
la cosmesi, il florovivaismo, gli integratori alimentari, l’erboristeria
che nulla hanno a che fare con le sostanze stupefacenti”.
A essere sicuramente “stupefacente” per Cia è, infatti, il coinvolgimento
di migliaia di imprenditori agricoli in un disegno di legge governativo che
si occupa di sicurezza, tra blocchi stradali e castrazione chimica. E come
se non bastasse, nel Ddl in questione potrebbero esserci ulteriori
restrizioni anche nel vietare il simbolo grafico della pianta di canapa, di
fatto bloccando le pubblicità dedicate ai prodotti industriali e
artigianali di eccellenza come per la bioedilizia, il tessile e la cosmesi.
Ciò al punto da considerare, quindi, promozione di sostanze stupefacenti,
il disegno della foglia stilizzata presente sulle camicette, ma anche su
dopobarba e bagnoschiuma o sui mattoni di canapa calce per le costruzioni.
Cia è già in allerta. Non a caso, la sua Associazione Florovivaisti
Italiani ha aggiunto, recentemente, alle varie sollecitazioni anche la
lettera al sottosegretario Patrizio La Pietra, per sottolineare il peso
delle ripercussioni economiche e, oltremodo insensate, dell’emendamento al
Ddl sicurezza, sulle imprese floricole di produzione della canapa.
Dunque, da parte di Cia l’invito al Governo affinché, più responsabilmente,
si arrivi a confronto di merito approfondito sul tema della canapa
industriale e insieme a tutte le categorie produttive. L’obiettivo comune
dovrebbe restare la valorizzazione di un prodotto che è alla base di
filiere di eccellenza del Made in Italy agroindustriale.
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*Settore Comunicazione e Immagine *| Cia-Agricoltori Italiani
sito web http://www.cia.it
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