
(AGENPARL) – mar 21 maggio 2024 Comunicato Stampa
21 maggio 2024
Diritti LGBTQIA+: La mancata adesione dell?Italia alla dichiarazione europea
contro l?omofobia è un?occasione persa per compiere una conquista di civiltà
sulla tutela dei diritti umani.
In questi giorni stiamo assistendo ad un acceso dibattito politico in merito
alla mancata sottoscrizione da parte dell?Italia della dichiarazione
presentata dalla presidenza belga dell?Unione europea ai Paesi membri contro
l’omofobia e per la promozione delle politiche europee a favore della
comunità LGBTQIA+. Che l?attuale Governo, fin dai suoi esordi, abbia
relegato le questioni relative alla comunità LGBTQIA+ a posizioni secondarie
è chiaro da tempo; tuttavia, appare quasi paradossale che la mancata
adesione del nostro Paese alla proposta arrivi subito dopo le dichiarazioni
in cui l?esecutivo si è detto ?sempre in prima linea nel contrasto a
discriminazioni e violenze inaccettabili?.
Una necessità più che mai urgente nel nostro Pese: l?Arcigay ha diffuso dei
dati allarmanti che rivelano come ?dal 17 maggio 2023 a oggi gli organi di
informazione hanno riportato 149 casi di violenze o discriminazioni generate
dall?odio verso persone Lgbtqi+?.
Invece, purtroppo, nei fatti si fa tutt?altro, non solo non sottoscrivendo
il documento europeo, ma per di più apportando giustificazioni a dir poco
improponibili, come il fatto di precisare come il Governo non abbia
intenzione di sottoscrivere alcun documento ?che riguardi la negazione
dell’identità maschile e femminile?. A fronte di tali affermazioni, viene
spontaneo chiedersi in che modo una dichiarazione a tutela dei diritti
umani, in cui si invitano i Paesi membri ad implementare e rafforzare le
strategie nazionali per garantire l?uguaglianza e tutelare le persone
LGBTQIA+ costituisca un grave pericolo per l?identità sessuale altrui
piuttosto che un fondamentale passo avanti per i diritti umani e una
conquista di civiltà.
Ci rammarica che la scelta sia stata, invece, quella di assumere una
posizione retrograda, che avvicina l?Italia a Paesi in cui i Governi
nazionali hanno assunto, spesso, posizioni lesive delle libertà personali e
dei princìpi democratici.
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