
Nel contesto di un mondo sempre più interconnesso e guidato dalla tecnologia, il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha sollevato un tema cruciale: la necessità di una governance internazionale per garantire un utilizzo sicuro e affidabile dell’intelligenza artificiale (IA). Parlando in un evento dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico a Parigi, Kishida ha sottolineato l’importanza di una “comprensione comune” tra le nazioni riguardo all’IA.
Con una visione lungimirante, Kishida ha riconosciuto l’IA come uno strumento vitale per affrontare molte sfide globali, tra cui l’assistenza sanitaria e il cambiamento climatico. Tuttavia, ha anche avvertito sul “lato oscuro” dell’IA, evidenziando il rischio di disinformazione e altri pericoli potenziali. È in questo contesto che si colloca la richiesta del primo ministro giapponese di una governance internazionale per garantire che l’IA sia sicura e protetta.
Il Giappone, leader nel campo dell’innovazione tecnologica, ha già intrapreso azioni significative in questa direzione. Il processo di Hiroshima sull’IA è un esempio eloquente di ciò, portando allo sviluppo di principi guida e un codice di condotta per gli sviluppatori di IA. Questi sforzi non solo aiutano a mitigare i rischi legati all’IA, ma contribuiscono anche a promuovere una collaborazione internazionale più stretta nell’ambito della tecnologia.
Per affrontare in modo efficace i rischi associati all’IA, Kishida ha proposto l’istituzione del Tokyo Center of Global Partnership on Artificial Intelligence. Questo centro, con il suo focus su soluzioni tecniche e progetti di dimostrazione, rappresenta un passo concreto verso l’obiettivo di una governance internazionale dell’IA. Riunendo un gruppo eterogeneo di esperti, il centro sarà in grado di guidare lo sviluppo di approcci innovativi per garantire un utilizzo responsabile dell’IA.
La chiamata di Kishida alla governance internazionale per un’IA sicura e affidabile è un richiamo importante per tutte le nazioni. In un mondo sempre più dipendente dalla tecnologia, è essenziale collaborare per creare un ambiente in cui l’IA possa essere sfruttata appieno per il bene comune, evitando al contempo gli eventuali rischi che potrebbero derivarne.
