
(AGENPARL) – lun 22 aprile 2024
SANT’EGIDIO: SALUTE E SOLIDARIETÀ “CAMMINARE
INSIEME PER LA CURA DELL’EPATITE C”
Presentati i risultati del progetto di salute
solidale, ideato dalla Comunità insieme a Letscom
E3, con il contributo non condizionato di AbbVie,
per lo screening dell’epatite C che ha coinvolto
migliaia di persone tra la popolazione migrante.
Il quadro emerso dal Global Hepatitis Report
2024 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
riporta che l’epatite virale è la seconda causa
infettiva di morte a livello globale, con
percentuali simili a quelle registrate dalla
tubercolosi, uno dei principali killer infettivi.
I nuovi dati provenienti da 187 paesi mostrano che
il numero stimato di decessi per epatite virale è
aumentato da 1,1 mln nel 2019 a 1,3 nel 2022. Di
questi, l’83% è stato causato dall’epatite B
e il 17% dall’epatite C.
Solo in Italia ci sono ancora 300mila persone
inconsapevoli di essere affette dal virus HCV e
non ancora trattate, un record di casi di sommerso
in Europa che ci vede ancora lontani
dall’obiettivo dell’OMS di eliminazione
dell’Epatite C entro il 2030*
“L’Epatite C è una malattia che impiega anni
a dare sintomi evidenti – afferma Enrico De Rosa
(Direttore del Servizio di Igiene e Sanità
Pubblica della ASL ROMA 1) se non identificata e
correttamente trattata. Oggi esistono terapie che
permettono di eradicare il virus che può portare
allo sviluppo del tumore al fegato e impattare
sulla qualità di vita della persona”.
“In questa importante ottica preventiva si è
mosso il Progetto di Salute Solidale “CAMMINARE
INSIEME PER LA CURA DELL’EPATITE C”, attuato
dalla Comunità di Sant’Egidio, con
l’obiettivo di ampliare l’accesso ai test e
favorire una diagnosi tempestiva interrompendo la
catena di contagio”, spiega la dottoressa Maria
Giuseppina Lecce, referente del progetto per
Sant’Egidio. “Si è quindi attivata una
campagna di sensibilizzazione verso l’epatite C
e un’offerta di screening con test rapido anti
HCV indirizzata alla popolazione migrante che si
rivolge alla Comunità. La campagna di
sensibilizzazione ha coinvolto migliaia di
migranti e rifugiati: studenti della Scuola di
Lingua e Cultura Italiana e persone in difficoltà
che si rivolgono ai centri di accoglienza e
solidarietà di Sant’Egidio. L’offerta dello
screening con test rapido anti HCV è stata
accolta con molto favore e interesse. La
percentuale di positività è stata dell’1, 5% e
i pazienti positivi, sono stati avviati per le
cure del caso e la completa presa in carico al
Policlinico Gemelli.”
“Il Piano Nazionale per lo screening di HCV in
Italia ha introdotto importanti risorse per
coprire ampie fasce nella popolazione generale e
nelle popolazioni speciali; così è intervenuta
la Dott.ssa Francesca Romana Ponziani –
responsabile dell’ambulatorio di epatologia
presso il centro malattie dell’apparato
digerente (CEMAD), Fondazione Policlinico
Universitario Agostino Gemelli IRCCS – tuttavia,
ci sono molte persone che difficilmente riescono
ad accedere ai percorsi di screening e cura
previsti da protocolli ufficiali e che invece
possono rappresentare sacche di sommerso
importanti, alle quali devono essere rivolte
attenzioni particolari. Fra queste persone ci sono
i migranti, a cui è importante che sia garantito
l’accesso ai servizi di screening e la presa in
carico presso le strutture sanitarie che possano
garantire loro le cure necessarie per una
patologia infettiva che al giorno d’oggi è
curabile con elevatissimi tassi di successo”.
Roma, 19 aprile 2024
*https://www.iss.it/-/epatite-c-in-italia-record-di-pazienti-trattati-ma-ancora-bassa-adesione-a-screeningPiazza
di S. Egidio 3a – 00153 Roma – Tel
http://www.santegidio.org Email –