(AGENPARL) – mer 17 aprile 2024 Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui
MARCHE: CUORE DEL DISTRETTO DELLE CUCINE NELLA FILIERA LEGNO-ARREDO
LE MARCHE SONO LEADER NEL SETTORE DELLE CUCINE, E RAPPRESENTANO IL 24 % DELLA PRODUZIONE TOTALE. GLI STATI UNITI SI CONFERMANO PRINCIPALE MERCATO DI DESTINAZIONE, CON UN VALORE DI 115 MILIONI DI EURO, SEGUITI DA FRANCIA E GERMANIA
La regione marchigiana, rinomata per le sue tradizioni artigianali e l’innovazione, si conferma come uno dei principali poli della produzione di mobili in Italia. Nel 2023, ha raggiunto un valore di circa 3,8 miliardi di euro, posizionandosi al quarto posto per fatturato nella filiera Legno-Arredo.
Con un saldo commerciale pari a 695 milioni di euro, oltre 2.000 imprese e 19.500 addetti, di cui il 72% impiegato nella produzione di mobili, il distretto marchigiano è caratterizzato da una produzione straordinaria nel settore delle cucine, che rappresentano il 24% della produzione totale di mobili sul totale nazionale, secondo i dati del Centro Studi FederlegnoArredo.
MARCHE, SCARICA L’INFOGRAFICA
Il comparto contribuisce in modo significativo all’immagine e alla competitività del Made in Italy nel mondo. Nonostante le sfide globali, le Marche mantengono una posizione di rilievo nelle esportazioni di mobili: sono la quinta regione per valore esportato della filiera Legno-Arredo nel 2023, pari a 933,5 milioni di euro, stabile rispetto al 2022. La provincia di Pesaro e Urbino risulta essere il principale polo esportatore di mobili, seguita da Ancona e Macerata.
EXPORT MOBILI MARCHE
Nelle Marche il settore mobili è prevalente: con 646 milioni di euro (+2,5% sul 2022) copre il 69% del totale esportato. Nel 2022 gli Stati Uniti avevano superato la Francia diventando la prima destinazione delle esportazioni di mobili marchigiani; nel 2023, nonostante un calo (-4%) si confermano il primo mercato, con un valore esportato pari a 115 milioni di euro. Seguono Francia (+10,9% al secondo posto), Germania (+12,2% al terzo) e Spagna (+12,6% al sesto), i Paesi con la crescita più consistente tra le principali destinazioni.
Anche se emergono alcune variazioni di scenario, come evidenziato dalla diminuzione delle esportazioni verso la Cina (-5,4%) la resilienza e l’adattabilità delle imprese marchigiane continuano a mantenere la regione al centro del commercio internazionale.
EXPORT MOBILI MARCHE PER PROVINCE
La provincia che esporta più mobili è quella di Pesaro e Urbino (354 milioni di euro) stabile a -1,5% sul 2022. Seguono Ancona (171 milioni di euro), che cresce del 20,3% sul 2023, e Macerata (99 milioni di euro) a -4%. I mobili pesaresi vengono esportati principalmente negli Stati Uniti: 76 milioni di euro nel 2023, in calo del 6,6% rispetto al 2022. Tra le prime dieci destinazioni andamenti positivi verso Francia (+2,3%), Spagna (+6,5%) e soprattutto Cina (+23,7%) al nono posto. Nel 2023, con un valore pari a 28,2 milioni di euro e una crescita del 4%, gli Stati Uniti diventano il primo mercato di riferimento anche per Ancona superando il Regno Unito che chiude a -1,3% rispetto all’anno precedente. Andamenti molto positivi anche verso gli altri principali mercati eccetto la Russia che, pur mantenendo la quinta posizione, segna un -4,6%. Per Macerata il principale mercato di destinazione di mobili è la Cina nonostante un calo consistente (-18,7%); a seguire Francia, Stati Uniti e Giappone tutti con andamenti migliori rispetto al 2022.
CONSUNTIVI CUCINE TOTALE ITALIA
“Nel corso dell’ultimo anno, le cucine italiane hanno ottenuto un risultato notevole, considerando il contesto economico generale, ossia la stabilità delle vendite all’estero rispetto al 2022. Si tratta di un segnale importante, frutto anche della capacità del settore di affrontare le sfide legate ai processi di montaggio e all’assistenza post-vendita. Questo crea le premesse per un futuro di espansione globale” commenta Edi Snaidero, consigliere incaricato gruppo Cucine di FederlegnoArredo.
A livello nazionale, il fatturato delle cucine nel 2023 rimane infatti su valori molto elevati (circa 2,94 miliardi). La produzione per il mercato italiano vale poco meno di 2 miliardi di euro (-3,1%) mentre rimane stabile l’export che pesa per il 35% con 1 miliardo di euro. Gli addetti sono 10.878, le imprese 591.
“C’è un grande progresso tecnologico in atto, soprattutto nell’ambito degli elettrodomestici. Inoltre, stiamo assistendo a un cambiamento nei requisiti abitativi: le cucine si stanno espandendo aprendosi verso il living. Di conseguenza, si sono modificati sia l’approccio progettuale sia le proposte di design” conclude Snaidero. “La flessibilità è diventata essenziale e le aziende italiane del settore presentano a EuroCucina soluzioni personalizzate, pronte a rispondere ai mutamenti e alle richieste dei diversi mercati”.
La Francia, a livello nazionale, si conferma primo mercato per il comparto cucine, stabile a 196 milioni di euro, con una quota di circa il 19% sull’export totale, seguita dagli Stati Uniti con 151 milioni e un +10,2%, terza la Svizzera con 74 milioni e stabile rispetto al 2022. La Germania è al quinto posto con un -11,6% e un valore di export pari a 50 milioni di euro. La Cina settima con 33 milioni di euro registra +8,1%, mentre la Russia scende e arriva alla nona posizione con un -13,3%.
Milano, 17 aprile 2024
APPROFONDIMENTI
Filiera legno-arredo, consuntivi 2023 e previsioni 2024: comunicato stampa Filiera legno-arredo, la mappa dell’export: comunicato stampa
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