
(AGENPARL) – sab 06 aprile 2024 Bergamo International Jazz Day 2024: nel segno di Gianluigi Trovesi
Il manifesto della decima edizione di Bergamo International Jazz Day evidenzia l’immagine di Gianluigi Trovesi, di cui si festeggia quest’anno l’ottantesimo compleanno, come ambasciatore del jazz italiano nel mondo ma figura di riferimento del ricco movimento jazzistico bergamasco.
Bergamo da più di mezzo secolo rappresenta una provincia ad alta vocazione jazzistica grazie alla concomitanza di diversi fattori: la lungimiranza dei pionieri del jazz italiano quali Trovesi, Bergamelli, il maestro Aldo Sala, Paolo Arzano – alla cui memoria è dedicata la rassegna, la continuità di un festival di rilievo internazionale come Bergamo Jazz, l’attività di formazione professionale e diffusione del jazz del Centro Didattico produzione Musica, l’adesione di un pubblico folto e competente, la presenza sul territorio di decine di musicisti bergamaschi. Per questo motivo l’iniziativa UNESCO nata per celebrare il 30 aprile la giornata mondiale del jazz ha trovato a Bergamo una adesione particolare che si è voluto estendere a tutto il mese di aprile per dare spazio alle iniziative concertistiche, didattiche, espositive. La regia condivisa del programma bergamasco è del Centro Didattico produzione Musica, dell’Assessorato all’Istruzione del Comune di Bergamo, del Comune di Nembro, della Fondazione della Comunità Bergamasca, collegandosi a una rete più ampia di scuole di musica distribuita in tutta Italia, dal Piemonte alla Sicilia.
Il clou del cartellone bergamasco è il concerto globale del 30 aprile alle ore 20 all’Auditorium Modernissimo di Nembro (ingresso libero) con la partecipazione di un centinaio di musicisti riuniti in diverse formazioni tra cui Gianluigi Trovesi, Andrea Goretti, Kimeia, Mercante d’autore, Neranima Project, Yugen Maki, North by Northwest, Martina Cirillo, Andrea Rubini, Elena Biagioni, Michele Gentilini, Greta Caserta, Alex Crocetta, Emilio Maciel, Piero Pasini, Pietro Berti, Double Deal, Giuseppe D’Avino, Ermanno Novali, Guido Bombardieri, Fabio Brignoli, Ludovico Cucchetti, CDpM europe Ensemble, Nicholas Lecchi, Paolo Manzolini, Vittorio Marinoni, Matteo Milesi, Michele Paternoster, Marco Esposito, Matteo Vertua.
Le iniziative iniziano però già il 3 aprile all’Istituto Superiore San Pellegrino per una serie di lezioni concerto denominate Jazz Day a Scuola tenute da Claudio Angeleri e Nicholas Lecchi che coinvolgono 14 istituti comprensivi e scuole superiori della provincia: IC Donadoni, Santa Lucia Camozzi e Bambino Gesù di Bergamo, il Liceo Scientifico Lussana, l’Istituto Statale di Istruzione Superiore Mamoli, l’IC di Verdellino e Zingonia, l’IC Levi Montalcini di Suisio, l’IC Valle Serina e San Pellegrino Terme, IC Consonni di Arcene, Lurano e Castel Rozzone.
È prevista una sezione dedicata al rapporto tra musica e parola con un seminario di Alceste Ayroldi (10 aprile ore 20 CDpM), la presentazione del libro su Gato Barbieri con l’autore Andrea Polinelli che presenterà dal vivo la musica del sassofonista argentino il 21 aprile alle 18 alla Galleria Quarenghicinquanta, e il seminario dell’Associazione Nazionale Musicisti Jazz MIDJ sul mestiere del musicista il 22 aprile alle 20 al CDpM con Giulio Visibelli.
Bergamo International Jazz Day prevede un approfondimento particolare su musica e immagini il 14 aprile all’Auditorium Modernissimo ore 17 con la proiezione del docufilm Berg heim: una piccola montagna magica il progetto orchestrale di Gianluigi Trovesi dedicato a Thomas Mann realizzato grazie al contributo dell’Orchestra Studio del Conservatorio L. Marenzio di Brescia con l’arrangiamento di Corrado Guarino e la presenza del trombettista Giovanni Falzone. Trovesi insieme a Falzone e un gruppo di studenti si esibirà inoltre in apertura della proiezione.
Lezione concerto di Nicholas Lecchi
Emilio Maciel e Simone Pagani
Martina Cirillo Chiara Arnoldi Emilio Maciel
Giuseppe D’Avino
Francesco Marcheselli, Piero Pasini
Gianluigi Trovesi
presenta
il volume di Andrea Polinelli
GATO BARBIERIUNA BIOGRAFIA DALL’ITALIA TRA JAZZ, POP E CINEMA
Una voce strumentale forte, squillante e rauca, assurta a simbolico grido dell’America Latina degli anni ’70, socialmente e politicamente straziata; la firma delle musiche di un film epocale come Ultimo tango a Parigi; le collaborazioni con compositori come Ennio Morricone e Luis Bacalov; le incisioni e le tournée con il grande Carlos Santana, Pino Daniele e Antonello Venditti: questi e altri gli elementi che formano e mantengono nel tempo il mito di Gato Barbieri, argentino, grande saxofonista di jazz di stanza in Italia tra il 1962 e il 1965.
Frutto di più di cinque anni di ricerca tra Roma, Buenos Aires, New York e Parigi, il libro ne ricostruisce puntualmente la storia indagando su chi fosse veramente Gato, perché abbia scelto di trasferirsi in Italia, in quale maniera e fino a che punto abbia influenzato lo sviluppo del jazz italiano, quale impronta abbia lasciato nel mondo della musica pop e quale apporto abbia dato a opere cinematografiche di molti tra i più innovativi registi italiani ? oltre a Bernardo Bertolucci: Pier Paolo Pasolini, Marco Ferreri, Giuliano Montaldo, Gianni Amico, Alfredo Leonardi.
Ricco delle voci dei più importanti musicisti italiani che hanno collaborato con Gato Barbieri ? tra i tanti: Enrico Rava, Franco D’Andrea, Giovanni Tommaso, Gegè Munari, Danilo Rea, Rosario Bonaccorso, Aldo Romano, fino a Letizia Gambi e Antonello Venditti ?, il testo ospita anche alcuni iconici musicisti argentini tra i quali: Jorge López Ruiz, Nestor Astarita e Carlos Franzetti. Numerosi altri contributi, come quello dello storico Adriano Mazzoletti e del manager di Gato, Toni Lama, affiancano quelli non meno preziosi di musicologi, giornalisti e rappresentanti di istituzioni internazionali. L’opera è corredata dall’analisi musicale dei dischi significativi a cui Barbieri ha partecipato in Argentina e in Italia e da dodici trascrizioni inedite di suoi assoli.
«Immaginiamo un libro incentrato su un musicista jazz, con dotte analisi musicali condotte al pentagramma e tanto di Appendice con (precise) trascrizioni musicali di assoli, zeppo di documentazione e impegnato su importanti questioni di estetica del jazz. Ma in cui, nonostante ciò, la vicenda è narrata con avvincente taglio cinematografico, con flash taglienti e veloci di tranches de vie e che si legge come un romanzo. E il tutto, senza venire meno al rigore storiografico, anzi realizzando – come con questa monografia sul sassofonista e compositore Leandro “Gato” Barbieri – un contributo originale che colma una lacuna storiografica. Possibile? Ebbene, dico subito che l’autore di questo volume è riuscito a realizzare questo ambizioso mix». (Dalla prefazione di Vincenzo Caporaletti)
Andrea Polinelli è compositore, performer, docente, ricercatore. Le sue esperienze musicali spaziano tra il jazz, il cinema, la danza e le arti visive e si contraddistinguono per un approccio che utilizza principalmente l’improvvisazione come mezzo di creazione. Diplomato in Saxofono, Jazz e Didattica della Musica, è stato docente di Storia del Jazz e di Improvvisazione presso i conservatori italiani. Ha tenuto una serie di masterclass sulla Storia del Jazz Italiano presso il City College of New York e la University of Southern Maine, USA. Per sei anni è stato Direttore della Big Band del Saint Louis Music College di Roma. È autore del documentario Un passo avanti, sulla danzatrice Roberta Garrison. Ha tradotto il libro Alla periferia (On the Periphery), biografia di David Sylvian scritta da Christopher Young, pubblicando poi, per Alfamusic, insieme al pianista Antonio Magli, il disco Visions of Sylvian. È tra i fondatori della Fonderia delle Arti di Roma, spazio didattico e performativo multimediale.
http://www.andreapolinelli.itArtdigiland è un progetto editoriale internazionale e multilingue (ad oggi inglese, francese, italiano, portoghese), specializzato nell’osservazione e nella diffusione della produzione artistica contemporanea, principalmente nei campi di cinema, teatro di ricerca, performance, arti visive e installative, fotografia e narrativa. Nel 2012 ha dato vita ad una collana dedicata agli artisti della luce in cinema e teatro. Nel 2023 il libro di Andrea Polinelli dedicato a Gato Barbieri inaugura una nuova collana dedicata alla musica nelle sue interrelazioni con gli altri linguaggi artistici. http://www.artdigiland.com