
(AGENPARL) – ven 22 marzo 2024 COMUNICATO STAMPA
L’on. Safina: “I giudici del Riesame non hanno riscontrato alcuna ipotesi di
reato”
Le dichiarazioni del deputato regionale dopo la lettura delle motivazioni dei
magistrati palermitani
Trapani, 22 marzo 2024 – “Il Tribunale del Riesame di Palermo ha depositato le motivazioni che
hanno portato all’annullamento della misura cautelare degli arresti domiciliari dalla quale sono
stato raggiunto nello scorso mese di gennaio.
Come già ben evidente nel dispositivo, i Giudici palermitani hanno annullato nel merito la misura
limitativa della libertà personale emessa dal GIP di Trapani, riconoscendo l’insussistenza di tutte
le ipotesi di reato e la correttezza dell’operato del sottoscritto sia come uomo che come
amministratore pubblico.
Sono bastate 26 pagine di motivazione per fare chiarezza sul mio legittimo agire, delineare i profili
giuridici del Project Financing e l’inesistenza di fatti di reati.
26 pagine di motivazione che non basteranno però a cancellare la sofferenza dei miei familiari e
dei miei genitori che mi hanno educato alla legalità per questa che è solo una triste vicenda e che,
incredibilmente, mi vede ancora (e da oltre 3 anni) indagato. Tre anni nel corso dei quali è stata
scandagliata in lungo e in largo la mia vita pubblica e soprattutto privata alla ricerca di un reato
che i Giudici del riesame dicono non esistere.
Le motivazioni depositate dal Tribunale del Riesame di Palermo, a chi vorrà leggerle senza occhi
faziosi, sgombrano il campo dalle pesanti ombre calate in queste settimane sulla mia persona e sul
mio operato.
I Giudici hanno letto nelle carte delle indagini il mio rispetto per le normative ed escluso
qualsivoglia tornaconto personale.
Non ho rivelato segreti d’ufficio, non ho turbato alcuna asta, né tanto meno sono stato né sarò mai
un politico corrotto.
Nessun affare torbido nella mia attività, solo passione e voglia di spendersi per la politica e per la
mia terra, da uomo libero e per bene.
Sarebbe, forse, bastato poco per evitare tanto clamore e tanto dolore ai miei cari, sarebbe bastato
agli inquirenti interrogarmi. Di certo non mi sarei, come non mi sono, sottratto dal rispondere e dal
chiarire ogni singolo passo della mia attività amministrativa.
Gli organi inquirenti hanno preferito invece perseguire altre e ben più lunghe, costose ed irte strade
che, per quanto è stato acclarato dal Tribunale del Riesame, non portavano ad alcun reato.
L’amarezza per tale operato non fa venire meno, tuttavia, la mia fiducia nella magistratura. Ho
sempre detto che tra un’indagine fatta e una non fatta, meglio una fatta. E’ evidente che mi riferivo
alle indagini fatte bene e senza nessun pregiudizio di sorta”.
Queste le dichiarazioni dell’onorevole Dario Safina all’indomani del deposito delle motivazioni
dell’annullamento della custodia cautelare ai domiciliari da parte del Tribunale del Riesame di
Palermo.