
Nonostante le polemiche suscitate dalle peculiarità revisioniste dell’intelligenza artificiale Gemini di Google, incluso il suo rischio di alterare la storia, Apple sta valutando l’integrazione di Gemini nei prossimi modelli di iPhone.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, Apple e Google sono attualmente impegnati in trattative per la licenza del motore di intelligenza artificiale generativa Gemini di Google, al fine di consentire ad Apple di incorporare le sue funzionalità nei prossimi aggiornamenti del sistema operativo iOS 18, previsti entro la fine dell’anno. Questa partnership proposta rappresenterebbe un passo significativo per entrambe le società, permettendo a Gemini di raggiungere miliardi di potenziali utenti attraverso la vasta base installata di Apple, composta da oltre 2 miliardi di dispositivi attivi. Tuttavia, l’annuncio ha suscitato critiche diffuse e accuse di favorire un’agenda revisionista, vista la tendenza dei Gemelli a reinterpretare la storia e manipolare i fatti in nome della correttezza politica. Recentemente, alcuni esempi hanno evidenziato la generazione da parte di Gemini di rappresentazioni imprecise e revisioniste di gruppi storici, come i Vichinghi e i Padri Fondatori, sostenendo di offrire una visione più inclusiva e accurata. Inoltre, l’AI ha rifiutato di rappresentare argomenti considerati offensivi, come le chiese di San Francisco, citando la sensibilità nei confronti dei nativi americani.
In risposta alle critiche crescenti, Google ha ammesso i problemi, con il responsabile del prodotto Jack Krawczyk che ha dichiarato su Twitter: “Siamo consapevoli delle inesattezze nelle rappresentazioni storiche generate da Gemini e stiamo lavorando per risolvere il problema”. La società ha anche riconosciuto che Gemini “ha mancato il bersaglio in questo caso”.
Nonostante le preoccupazioni legate alla revisione storica di Gemini, Apple sembra determinata a procedere con la partnership. Gli analisti ritengono che questo accordo potrebbe compensare le possibili perdite derivanti da una maggiore regolamentazione del lungo accordo di ricerca tra Apple e Google, che genera profitti considerevoli per Google ogni anno. Tuttavia, molti rimangono scettici riguardo alla concessione di un tale strumento per plasmare le narrazioni culturali a un’intelligenza artificiale programmata con un pregiudizio ideologico. Come sottolineato da un commentatore sui social media, “Google Gemini che inventa una Waffen SS diversificata e multietnica è un chiaro esempio di teoria del ferro di cavallo”.