
(AGENPARL) – lun 18 marzo 2024 Cari colleghi
buon lunedì e buon lavoro
Vi invio un comunicato sul successo delle Porte Aperte nel reparto di
Nefrologia e Dialisi dell’ospedale San Martino di Oristano con la
presentazione delle attività dello stesso reparto.
Vi invio anche, in allegato, alcune foto sui controlli per la Giornata
del Rene.
Vi ringrazio per l’attenzione e la collaborazione
Antonio Pintori ufficio stampa e comunicazione Asl 5
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COMUNICATO STAMPA
L’iniziativa all’ospedale San Martino di Oristano in occasione della
Giornata mondiale del Rene
Porte Aperte in “Nefrologia e Dialisi”: un successo in un reparto, che
funziona
L’appello: “La diagnosi precoce è importante”
ORISTANO, 18 MARZO 2024 – Decine di persone in fila per prevenire le
patologie renali. E’ stata un successo l’iniziativa “Porte Aperte”
organizzata dalla Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi
dell’Ospedale San Martino di Oristano in occasione della Giornata
mondiale del Rene. “La diagnosi precoce è importante per curare le
malattie renali”, ha sottolineato la dottoressa Patrizia Vatieri,
responsabile del reparto del presidio ospedaliero oristanese. Una
giornata dedicata alla prevenzione, che è stata anche un’occasione per
far conoscere le attività e i servizi offerti dalla “Nefrologia e
Dialisi” del San Martino.
IL REPARTO C’è il servizio di Emodialisi, “dove trattiamo i pazienti
cronici, che sono una settantina”, ha riferito sempre la dottoressa
Vatieri, “con circa 10 mila prestazioni l’anno distribuite nei vari
centri di Oristano, Bosa e Ghilarza. Poi abbiamo la Dialisi Peritoneale,
coordinata dalla dottoressa Claudia Porcedda, con circa tremila
prestazioni l’anno e seguiamo dai sette ai dieci pazienti. Ancora
l’ambulatorio di Predialisi con cento pazienti, con un’insufficienza
renale cronica avanzata e ottocento prestazioni l’anno e l’ambulatorio
Nefrologico generale con numeri importanti, duemila prestazioni annue
fra visite nefrologiche, ecografie reno-vescicali e l’edodopler dei vasi
dell’arto superiore per allestire le fistole arterovenose”. Nel reparto
anche un’attività chirurgica, che consiste nel posizionamento dei
cateteri venosi centrali permanenti e nell’allestimento delle fistole
artero-venose, circa un centinaio di interventi l’anno con pazienti che
arrivano da tutta la Sardegna.
Per questa attività il referente è il dirigente medico dottor Riccardo