
(AGENPARL) – gio 14 marzo 2024 PRICE SENSITIVE
ENI CAPITAL MARKETS UPDATE 2024-2027
Potenziamento della remunerazione agli azionisti
Robusta crescita operativa e finanziaria
Materiale riduzione della spesa per investimenti netti
I principali elementi del Piano 2024-2027 presentato oggi sono:
o la strategia distintiva di Eni per cogliere le opportunità e gestire le
sfide della transizione energetica;
o la massimizzazione del valore dei business e delle competenze
Eni nei settori energetici tradizionali riducendo al contempo le
emissioni;
o lo sviluppo delle nuove attività legate alla transizione energetica,
caratterizzate da un elevato profilo di redditività e crescita;
o il conseguimento di robusti ritorni e crescita attraverso
investimenti organici e iniziative di M&A selettive, miglioramento
delle performance di business e iniziative di efficienza nelle attività
corporate;
o il mantenimento della disciplina finanziaria attraverso la materiale
riduzione degli investimenti netti rispetto al precedente Piano;
o l’aumento del dividendo e il potenziamento della remunerazione
agli azionisti, grazie all’aumento della quota di distribuzione e alla
quota incrementale da corrispondere in presenza di upside.
Eni prevede di generare un cash flow from operation prima del capitale
circolante di circa €13,5 miliardi nel 2024 e di €62 miliardi nell’arco del
Piano quadriennale, in crescita del 30% a scenario costante.
Investimenti netti 2024-2027 pari a €27 miliardi (al netto della cassa
derivante dall’attività di portafoglio) per una media annua pari a €7
miliardi, inferiori di oltre il 20% rispetto al Piano dello scorso anno, grazie
all’ottimizzazione della spesa, al miglioramento della qualità dei progetti e
al maggiore contributo della gestione del portafoglio.
L’attività di gestione del portafoglio, con un contributo netto in termini di
cassa pari a circa €8 miliardi nell’arco del Piano, riflette l’avanzamento
della strategia del modello satellitare, l’applicazione del dual exploration
model ai significativi successi esplorativi raggiunti e il continuo highgrading del portafoglio.
L’obiettivo di net zero per le emissioni Upstream Scope 1 e 2 è confermato
entro il 2030, quello di net zero per tutte le attività di Eni Scope 1, 2 entro
il 2035; gli obiettivi di riduzione delle emissioni Scope 1, 2 e 3 sono
confermati: 35% entro il 2030, 80% entro il 2040 e net zero entro il 2050.
La produzione Upstream è prevista crescere a un tasso medio annuo del
3-4% fino al 2027, estendendo tale crescita di un ulteriore anno rispetto al
Piano precedente; tasso di crescita medio annuo del 2% al netto delle
attività di portafoglio previste.
Si prevede che nel 2024 GGP genererà €800 milioni di EBIT pro-forma, che
riflette le previsioni di riduzione dei prezzi del gas e la minore volatilità; in
caso di positiva definizione dei negoziati in corso o attesi, e di ripresa del
prezzo e della volatilità del mercato, GGP potrebbe raggiungere un Ebit
pro-forma di oltre €1 miliardo, in relazione all’ottimo posizionamento delle
attività, che sono in grado di cogliere le opportunità derivanti da un
possibile ritorno della volatilità.
La CCS si sta affermando come un fattore di crescita nel percorso di
transizione energetica di Eni, con una capacità di stoccaggio gross
unrisked di circa 3 GigaTon, una capacità attiva di iniezione di CO2 di oltre
15 milioni di tonnellate all’anno (MTPA) entro il 2030, in aumento fino a
circa 40 MTPA dopo il 2030.
L’EBITDA pro-forma di Enilive è previsto a oltre €1,6 miliardi nel 2027, con
un tasso di crescita medio annuo del 20%. La capacità di bioraffinazione
è prevista a oltre 3 MPTA entro il 2026 (il doppio rispetto a fine 2023) e
raggiungerà oltre 5 MTPA entro il 2030, con oltre 1 MTPA di opzionalità
SAF al 2026, potenzialmente raddoppiabile al 2030. L’agribusiness di Eni
crescerà fino a rappresentare oltre il 35% del feedstock processato nelle
bioraffinerie italiane di Eni al 2027.
Plenitude ha come obiettivo l’EBITDA pro-forma di €2 miliardi nel 2027
(oltre il doppio rispetto al 2023). La capacità installata di energia
rinnovabile sarà pari a 4GW nel 2024 ed è prevista più che raddoppiare a
oltre 8 GW al 2027.
La ristrutturazione e trasformazione di Versalis porteranno l’EBITDA nel
2025 a livello di breakeven e l’EBIT positivo nel 2026 con un miglioramento
per il Gruppo di oltre €600 milioni.
Eni prevede di realizzare €1,8 miliardi di riduzione dei costi corporate
nell’arco del Piano, in linea con l’evoluzione della strategia di Eni e con le
opportunità derivanti dallo sviluppo del modello satellitare.
La solidità e flessibilità della struttura finanziaria garantisce supporto agli
obiettivi dell’azienda, anche grazie ai benefici derivanti dai nuovi veicoli
Satellitari.
La remunerazione degli azionisti è ulteriormente potenziata. Eni intende
distribuire tra il 30%-35% del CFFO annuale attraverso dividendi e
buyback, in aumento rispetto al precedente 25%-30%. Il dividendo
proposto per il 2024 è pari a €1,00 per azione, in aumento di oltre il 6% e il
buyback è fissato a €1,1 miliardi. In presenza di upside si prevede di
destinare fino al 60% dei flussi di cassa incrementali rispetto al Piano, in
aumento rispetto al precedente 35%.
“Affrontiamo le sfide poste dalla transizione energetica con la nostra strategia distintiva
di crescita e creazione di valore, in grado di rispondere alle esigenze di sicurezza e
competitività delle forniture energetiche, conseguendo nel contempo gli obiettivi di
decarbonizzazione. Stiamo aumentando significativamente la nostra generazione di
cassa, anche attraverso la diversificazione delle fonti, la riduzione dei rischi e
l’espansione in nuove aree di opportunità legate alla transizione. A sostegno di questo,
stiamo valorizzando il nostro ampio portafoglio di attività in modo disciplinato,
bilanciando gli investimenti con maggiori ritorni per gli azionisti. Grazie a queste azioni,
stiamo rendendo Eni ancora più profittevole, meglio diversificata e con fondamentali
più solidi, potenziando la remunerazione agli azionisti. In conclusione, riteniamo che
la transizione energetica possa essere realizzabile se genera ritorni adeguati e
sostenibili, e pone le basi per nuove e profittevoli forme di business. Ed è proprio quello
che stiamo facendo.
Il nostro business upstream continuerà a crescere e a generare rilevanti flussi di cassa,
con il CFFO per barile previsto in aumento di oltre il 30% nell’arco del Piano. Il gas
naturale avrà un maggior peso nella nostra produzione e realizzeremo il pieno margine
della catena del valore grazie alle attività midstream che intermedieranno sempre più
le nostre forniture equity. La E&P ha un vantaggio competitivo assicurato dai continui
successi delle nostre attività esplorative, che consentono l’applicazione del modello
distintivo di sviluppo fast track dei nostri progetti in grado di generare crescita e valore.
I business legati alla transizione energetica rappresentano un’opportunità significativa
e diventeranno sempre più rilevanti generando maggiore crescita per Eni, in termini di
attività e di ritorni.
Enilive, Plenitude, CCS e le attività di Novamont/biochimica rappresentano nel loro
complesso un portafoglio di soluzioni di business in grado di soddisfare la domanda di
prodotti sempre più decarbonizzati da parte dei nostri clienti. Questi business
diventeranno leve di generazione di cassa sempre più importanti e contribuiranno a
diversificare e accrescere in modo significativo il valore di Eni. Enilive e Plenitude si
sono affermate come attività rilevanti nel nostro portafoglio; la CCS e la biochimica,
con Novamont, sono attività in rapida maturazione nelle quali abbiamo una posizione
di leadership.
Ognuno dei business legati alla transizione è candidato ideale per il nostro modello
satellitare, che consente di ridurre l’impegno finanziario per la crescita e di esplicitare
il loro valore di mercato.
Il nostro cash flow da attività operative crescerà nell’arco del Piano del 30%, con
Plenitude ed Enilive che contribuiranno complessivamente per oltre il 20% della
crescita. A compimento del Piano, Eni sarà una compagnia più forte dal punto di vista
industriale e della redditività, con un portafoglio di business competitivi, in grado di
continuare a crescere e a generare ritorni molto attrattivi. La nostra crescita si fonda
sulla disciplina finanziaria che ci consente di ridurre di €2 miliardi l’impegno di spesa
per investimenti nei prossimi quattro anni rispetto al piano precedente, mentre gli
investimenti netti risultano inferiori del 20% grazie al maggiore contributo dell’attività di
M&A pari a €8 miliardi, che farà leva sull’ ampiezza e la qualità del nostro portafoglio
e sull’ulteriore sviluppo del nostro modello di business satellitare. Tutti i principali
indicatori economici e finanziari denotano crescita e solidità, grazie al nostro chiaro
percorso di generazione di valore che aumenta l’esposizione alle fasi positive del ciclo
ed è resiliente in quelle negative. Questo ci consente di migliorare in misura
sostanziale la nostra politica di remunerazione.
Incrementiamo la quota di
distribuzione agli azionisti, il dividendo 2024 a essa associato e in presenza di upside
aumentiamo la quota della generazione di cassa incrementale destinata alla
remunerazione. La nostra politica di remunerazione è fortemente competitiva,
implicando al prezzo corrente dell’azione un rendimento del 9%”
Claudio Descalzi, Eni CEO
Roma, 14 marzo 2024 – Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, ha
presentato oggi il Piano Strategico della Società per il periodo 2024-2027.
La strategia distintiva di Eni affronta le sfide e ottimizza le opportunità offerte dal
mercato energetico. Eni sta massimizzando il valore e le competenze dei business
energetici tradizionali e, allo stesso tempo, sta accelerando lo sviluppo di nuove attività
a elevato rendimento e crescita legate alla transizione energetica. Questo approccio
equilibrato, che consiste nel garantire ai propri clienti una fornitura di energia
accessibile, sicura e sostenibile, consente di generare una crescita competitiva e ritorni
alla Compagnia e ai suoi investitori.
Nella Direzione Natural Resources, Eni continuerà a fare leva sull’eccellenza della
propria attività esplorativa, a garantire e incrementare il valore della attività Upstream
attraverso l’approccio distintivo di sviluppo rapido dei progetti, proseguendo nella
riduzione delle emissioni. La componente gas nella produzione di idrocarburi
continuerà a crescere e le attività di GGP contribuiranno alla sua commercializzazione,
assicurando la massimizzazione del margine. La cattura e lo stoccaggio della CO2,
settore in cui Eni occupa una posizione di primo piano, crescerà nell’arco del Piano
diventando un nuovo importante business per la Transizione energetica, con una
crescita significativa oltre il 2027.
Nella Direzione Energy Evolution, Eni è pronta a cogliere rilevanti opportunità di
crescita del business e dei risultati delle attività di energy transition. Plenitude ed
Enilive rappresentano esempi di come Eni sia in grado di raggiungere massa critica
nei business legati alla transizione energetica caratterizzati da elevati tassi di crescita
e rendimenti attrattivi. Questi due business contribuiranno alla trasformazione
complessiva, alla diversificazione e alla resilienza del business model di Eni.
Il miglioramento delle performance di business e le azioni di efficienza nei costi
svolgeranno un ruolo importante nella strategia di Eni. Versalis sarà ristrutturata e
trasformata per recuperare una redditività sostenibile.
Eni prevede di realizzare risparmi di costo attraverso iniziative di efficienza e
semplificazione della struttura corporate.
Sulla base di questi significativi progressi, Eni genererà una crescita del cashflow
operativo tra le migliori del settore grazie alla crescente qualità dei suoi business. Ciò
sarà combinato con una manovra di investimenti disciplinata e selettiva e con un
significativo contributo di cassa derivante dall’attività di gestione del portafoglio che
può contare su di un ampio ventaglio di opportunità.
La creazione di valore e l’efficiente impiego del capitale saranno ulteriormente
rafforzati dai progressi che Eni prevede di compiere attraverso l’ingresso di capitali
terzi nei veicoli satellitari, il tutto supportato da un solido quadro finanziario.
NATURAL RESOURCES
La Direzione Natural Resources genererà nel tempo valore e cassa, garantendo al
contempo la progressiva decarbonizzazione delle attività.
Eni continuerà a perseguire una strategia prevalentemente organica, facendo leva
sulle proprie competenze distintive, sulla leadership nell’esplorazione e sullo sviluppo
rapido dei propri progetti aumentando la produzione di idrocarburi nel periodo del
Piano.
GGP continuerà a massimizzare il valore del gas prodotto, ampliando al contempo le
attività di trading esistenti. Le attività di CCUS utilizzeranno le infrastrutture esistenti e
i giacimenti esauriti per catturare e stoccare la CO2, sia per l’azienda stessa che come
servizio per terzi.
La significativa opzionalità e flessibilità dei nuovi progetti consente inoltre a Eni di
liberare in anticipo il valore e di ridurre il rischio degli investimenti attraverso una
gestione attiva del portafoglio, in linea con i risultati già ottenuti dall’applicazione del
dual exploration model.
Valore: Il CFFO Upstream per barile aumenterà di oltre il 30% tra il 2023 e il