
(AGENPARL) – sab 17 febbraio 2024 COMUNICATO STAMPA
PUNTURE DI ZANZARE E ZECCHE: LE INDICAZIONI DEL
DIPARTIMENTO DI IGIENE E PREVENZIONE SANITARIA DI ATS
Bergamo, 17 febbraio 2024
Le malattie virali trasmesse da vettori artropodi come le zanzare e le zecche sono
denominate arbovirosi (da “arbovirus”, cioè “virus trasmessi da artropodi”).
Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, le arbovirosi causano ogni
anno oltre 1 miliardo di casi umani, rappresentando circa il 17% di tutte le malattie
trasmissibili. Vista la rilevanza di tali malattie, il Ministero della Salute ha redatto un
documento specifico, il “Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle
Arbovirosi (PNA) 2020-2025” utile alla sorveglianza delle arbovirosi causate sia dalle
zanzare (West Nile, Usutu, Chikungunya, Dengue, Zika) sia dalle zecche.
Tra le numerose specie di zanzare esistenti nel nostro territorio, quelle potenzialmente in
grado di trasmettere malattie virali sono:
• la zanzara notturna comune (Culex pipiens), potenziale vettore del virus West Nile;
• la zanzara diurna (Aedes albopictus), cosiddetta “zanzara tigre”, potenziale vettore dei
virus Dengue, Chikungunya e Zika.
Per quanto riguarda le azioni nei confronti delle zanzare, il Dipartimento di Igiene e
Prevenzione Sanitaria (DIPS) di ATS Bergamo rileva che l’obiettivo principale consiste
nel contrastarne preventivamente lo sviluppo e la riproduzione, al fine di ridurne la densità.
A questo obiettivo devono contribuire sia le Autorità (civili e sanitarie), sia i cittadini.
Tra le attività da attuare si ricorda:
? la manutenzione delle aree verdi pubbliche e private;
? la pulizia delle aree abbandonate pubbliche e private;
? l’eliminazione dei rifiuti, per evitare la presenza di contenitori, anche di piccole
dimensioni, contenenti acqua;
? la sensibilizzazione della popolazione ad eliminare le raccolte temporanee di acqua
nei giardini, sottovasi, contenitori senza coperchio, anfore ornamentali e giochi per
bambini, che costituiscono i siti di riproduzione delle zanzare nelle aree private.
Rispetto alle precauzioni individuali è consigliato:
? all’aperto l’utilizzo di repellenti cutanei per uso topico anche in caso di attività
lavorativa (agricoltori, giardinieri, ecc.)
? utilizzo di indumenti preferibilmente di colore chiaro che coprano il corpo il più
possibile (ad es. camicie a maniche lunghe, pantaloni o gonne lunghi e calze);
? in assenza di impianto di condizionamento d’aria, utilizzare zanzariere alle finestre
e alle porte d’ingresso avendo cura di controllare che queste siano integre e ben
chiuse;
? nel solo caso di presenza di zanzare in ambienti interni utilizzare insetticidi per uso
domestico (spray o elettrici), areando bene i locali prima di soggiornarvi.
A tutto questo si aggiungono le misure specifiche di contrasto alle zanzare svolte e
coordinate dal DIPS di ATS Bergamo:
? la ricerca dei focolai di sviluppo delle larve, condotta attraverso la raccolta di
uova, utilizzando le ovitrappole, di larve e pupe, ispezionando a campione i
potenziali focolai larvali oppure catturando gli adulti con trappole;
? l’analisi degli insetti, in collaborazione con l’entomologo del Museo delle
Scienze di Bergamo;
? la relativa bonifica con l’utilizzo di insetticidi (larvicidi/adulticidi) da aprile a
ottobre.
Ogni anno ATS, in collaborazione, attiva un sistema di monitoraggio della presenza della
zanzara tigre su tutto il territorio provinciale. Tale monitoraggio è utile e indispensabile al
fine di poter sollecitare le Amministrazioni Pubbliche e i cittadini ad ulteriori interventi
larvidici in caso di forti positività all’insetto.
Le segnalazioni di malattie causate da zanzare (gestite sempre da ATS Bergamo)
possono far scattare ulteriori misure di disinfestazione straordinarie.
La puntura di zecca non è dolorosa ed è facile non accorgersi della sua presenza sul
corpo. Per questo, dopo aver visitato aree dove potrebbe registrarsi la presenza di zecche,
è importante controllare con estrema cura la propria persona, i bambini, i propri indumenti
e gli animali domestici.
Occorre controllare tutto il corpo, con particolare attenzione ad ascelle, inguine, gambe,
ombelico, collo e testa. Nel caso dei bambini, le zecche si trovano spesso in
corrispondenza dell’attaccatura dei capelli, dietro le orecchie, nelle pieghe del collo o sul
cuoio capelluto.
Per prevenire le malattie trasmesse dal morso delle zecche (es. encefalite virale da
zecche [TBE], malattia di Lyme), il DIPS di ATS Bergamo raccomanda di:
? indossare un abbigliamento adatto: scarpe chiuse (meglio stivali), maglia a maniche
lunghe e infilata dentro i pantaloni, pantaloni lunghi con le estremità infilate dentro i
calzini/calzettoni, cappello o copricapo;
? preferire abiti di colore chiaro (rendono più facile l’individuazione delle zecche);
? eventualmente utilizzare sulla pelle repellenti per insetti seguendo attentamente le
indicazioni riportate in etichetta;
? camminare al centro dei sentieri, evitando di strisciare contro la vegetazione lungo il
margine dei sentieri, non addentrarsi nelle zone in cui l’erba è alta, non sedersi
direttamente sull’erba;
? al termine del soggiorno all’aperto, effettuare un attento esame visivo e tattile della
propria pelle, dei propri indumenti e rimuovere le zecche eventualmente presenti;
? scuotere eventuali panni (coperte, tovaglie) che siano stati stesi sull’erba, prima di
tornare a casa;
? trattare gli animali domestici (cani) con prodotti repellenti contro i parassiti esterni
(collari, spot-on);
? spazzolare gli indumenti prima di portarli all’interno delle abitazioni.
Allo scopo di attuare tutte le azioni di contrasto agli insetti vettori, i Comuni possono
avvalersi del servizio di disinfestazione di ATS, laddove presente, o in alternativa di
imprese del settore.
Sul sito di ATS Bergamo è possibile trovare informazioni aggiornate sulla tematica, inclusi
alcuni consigli per i viaggiatori: vedi https://www.ats-bg.it/arbovirosi .
Per la richiesta di vaccinazioni contro alcune di queste malattie, fare riferimento ai centri
vaccinali del territorio.
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