
(AGENPARL) – mar 30 gennaio 2024 Ddl Lavoro: FIMAA, su atti compravendita immobiliare indicare estremi fattura e non compenso agenti
Pezzetta in Commissione Lavoro della Camera: maggior tutela per il consumatore e per la privacy dell’agente ma si contrasta anche più efficacemente l’evasione
Roma, 30 gennaio 2024 – Riscrivere la norma che impone di riportare, sugli atti di compravendita immobiliare, il compenso percepito dall’agente immobiliare, sostituendolo con gli estremi della fattura emessa. In questo modo si garantirebbe maggiore privacy al mediatore, si riconoscerebbe piena libertà contrattuale anche ai consumatori, ma soprattutto si contrasterebbe in maniera più efficace l’evasione fiscale. È la proposta che ha avanzato la FIMAA – Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari – intervenendo oggi in audizione sul Ddl Lavoro di fronte alla Commissione Lavoro della Camera dei deputati.
“L’obbligo di indicare la cifra del compenso percepito dall’agente immobiliare e le modalità di pagamento – ha spiegato Maurizio Pezzetta, vicepresidente vicario della Federazione – è stato introdotto con il decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223. All’epoca si riteneva che permettesse di contrastare in maniera più efficace l’evasione fiscale. Sono tuttavia passati quasi vent’anni, e questa misura è ormai anacronistica”.