
(AGENPARL) – mar 16 gennaio 2024 Le novità della scuola per il 2024. Barbato: “Scelte che vanno nella direzione
di ridurre il gap tra la formazione in aula e mondo del lavoro fornendo
ai ragazzi opportunità professionali e alle aziende le figure di cui hanno bisogno”
Si aprono in questi giorni le iscrizioni alle scuole superiori. Un momento importante
per i ragazzi che si apprestano a intraprendere il cammino che li poterà verso il mondo
del lavoro. Ragazzi che, assieme alle loro famiglie, nella difficile scelta hanno potuto
anche per quest’anno contare sulle iniziative dedicate all’Orientamento promosse
dall’Ufficio Scuola di Confartigianato Imprese. Nel frattempo per la scuola il 2024 si
presenta come un anno ricco di novità tra cui nuovi indirizzi, riforma per gli istituti
tecnici e professionali, nuove figure per l’orientamento.
Da tempo le imprese lamentano di non riuscire a trovare le figure professionali di cui
hanno bisogno. Si parla di centinaia di migliaia di posti di lavoro, circa il 50% di quelli
necessari, che restano ‘scoperti’: una carenza che si ripercuote sulla produttività delle
aziende con conseguente perdita del Pil di diversi miliardi di euro. Una situazione che
non aiuta lo sviluppo del Paese, nè le opportunità dei giovani di trovare lavoro e di
trovarlo rapidamente e in modo coerente con i loro talenti e le loro abilità.
Anche a questi gap intende rispondere la riforma della formazione tecnologico-
professionale. La nuova istruzione tecnica e professionale si articolerà così in una filiera
di 4+2, ossia quattro anni e non più cinque di scuola superiore collegati dal punto di
vista formativo ai due anni di ITS che non sarà obbligatorio, ma fortemente vincolato.
In alternativa, rimane comunque l’accesso sia al mondo del lavoro che all’università.
“La riforma dell’istruzione tecnica e professionale, oltre ad allineare il nostro Paese al
molte realtà europee, permette un rapporto più stretto e sinergico con il mondo
imprenditoriale – commenta Riccardo Barbato componente della Giunta di
Confartigianato Imprese Vicenza con delega all’Orientamento e ai rapporti con la
scuola-. Prevedendo un percorso sperimentale innovativo si prospettano maggiori
opportunità per i ragazzi che troveranno lavoro più velocemente. Al tempo stesso si
consentirà al mondo produttivo di essere più competitivo potendo contare sulle
competenze di cui necessita. Il collegamento, infatti, con il mondo del lavoro e in
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particolare con le imprese sarà molto stretto. A integrazione di questa riforma, inoltre,
la manovra di Bilancio 2024 alza di 50 milioni di euro il plafond destinato a percorsi
formativi relativi all’Apprendistato Duale e al PCTO”. Aggiunge Barbaro: “La riduzione
del percorso di un anno non comporterà una diminuzione della preparazione, anzi è
previsto sia un rafforzamento delle materie di base (italiano, matematica, inglese) che
dell’attività laboratoriale, dell’alternanza scuola lavoro e del collegamento con il
mondo delle imprese. Le scuole inoltre, potranno fare contratti diretti con
imprenditori, tecnici o manager affinché possano salire in cattedra a formare i ragazzi”.
Dal canto suo la Regione Veneto ha deciso di anticipare la riforma offrendo la
possibilità ad istituti professionali e tecnici del Veneto di attuarla in anticipo. A livello
vicentino per la sperimentazione si sono candidati due istituti quanto invece al Liceo
del Made in Italy, altra novità, al momento nel vicentino non ci sono candidature.
“Tra le novità del prossimo anno ci sono le nuove figure del tutor e del docente
orientatore che avranno il compito di confezionare una formazione “sartoriale” per
ciascun ragazzo nell’ultimo triennio delle superiori – ricorda Barbato-. I tutor
coordineranno i colleghi disciplinari per individuare per ogni studente un percorso
personalizzato. Dal canto suo, il docente orientatore, una volta individuate le abilità e
le potenzialità del ragazzo, d’intesa con i tutor, e avendo il polso delle opportunità che
offre il territorio, suggerirà alla famiglia i percorsi formativi più adatti al giovane. Anche
in questo caso si va verso un maggior accordo tra scuola e mondo del lavoro”.
Comunicato 04 – 16 gennaio 2024
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