
(AGENPARL) – mer 06 dicembre 2023 COP28: CAMERA NAZIONALE DELLA MODA ITALIANA E UN ALLIANCE FOR
SUSTAINABLE FASHION CONFERMANO A DUBAI IL PRIMATO ITALIANO NEL
PERCORSO VERSO LA SOSTENIBILITÀ DEL SETTORE MODA
Carlo Capasa, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, ha aperto
domenica mattina a Dubai, in occasione della Cop28, il talk di CNMI “Climate
Change is not Cool: a sustainability message from the fashion world”. Durante il
suo discorso, “From Competition to Cooperation”, Capasa ha posto l’accento sulla
responsabilità del nostro Paese: “L’Italia ha una grande responsabilità in quanto
maggior produttore mondiale di beni di lusso. Dodici anni fa, quando abbiamo
iniziato la nostra roadmap sulla sostenibilità abbiamo posto come valori primari la
condivisione della conoscenza e la collaborazione attiva di tutti i maggiori player della
nostra industria per trovare e applicare soluzioni a obiettivi comuni”. Il Presidente ha
proseguito parlando alla platea e al vasto numero di persone collegate in streaming,
sottolineando che CNMI nel 2011, prima tra le Camere della moda internazionali, ha
creato un gruppo di lavoro con i manager delle aziende associate, portato avanti
tuttora, pubblicando linee guida su vari aspetti della sostenibilità (requisiti ecotossicologici, sostenibilità del retail, responsabilità sociale).
Durante l’evento si sono susseguiti panel e interventi che hanno coinvolto Tatiana
Molcean, Executive Secretary UNECE and Under-Secretary General, Lindita
Xhaferi-Salihu, Business Engagement Lead UNFCCC, Simone Cipriani, Head
and Founder of the Ethical Fashion Initiative of the ITC, Chairperson of the UN
Alliance for Sustainable Fashion, Nicola Guerini, Director General, Milano Fashion
Institute, Paolo Naldini, Director Cittadellarte – Michelangelo Pistoletto Foundation,
Antonella Centra, Gucci’s Executive Vice President, General Counsel, Corporate
Affairs & Sustainability Gucci, Andrea Rosso, Sustainability Ambassador Diesel,
Pamela Bussi, Sustainability & Social Responsibility Senior Manager Prada Group.
Antonella Centra, Executive Vice President, General Counsel, Corporate
Affairs & Sustainability di Gucci, ha parlato dell’importanza di creare sinergie
all’interno dell’ecosistema del lusso e della moda, sottolineando come lo spirito di
collaborazione debba prevalere sulla competizione quando si parla di sostenibilità.
Ha inoltre discusso le principali sfide che il settore deve affrontare, concentrandosi
sull’importanza della tracciabilità e della misurazione e riduzione degli impatti.
“Quando parliamo di sostenibilità, collaborare e costruire alleanze è fondamentale. Sia
con gli altri brand, con cui lavoriamo costantemente anche grazie al coordinamento
di Camera Nazionale Moda Italiana, sia con la filiera. Solo in squadra possiamo essere
più efficaci e avere un impatto che può davvero fare la differenza” ha affermato
Andrea Rosso, Sustainability Ambassador di DIESEL, durante il suo speech.
Pamela Bussi, Sustainability & Social Responsibility Senior Manager Prada Group,
ha sottolineato l’importanza per il Gruppo Prada dell’educazione come elemento
chiave per generare un vero cambiamento culturale, in grado di garantire uno
sviluppo sostenibile e creare valore per l’intera collettività. In questa prospettiva,
per agevolare il cambiamento, le alleanze diventano essenziali. La partnership con
IOC/UNESCO, che ha dato vita al progetto SEA BEYOND di educazione all’oceano,
ne è un esempio concreto.
“EFI e camera della moda hanno deciso di sviluppare e adottare un robusto sistema
di ESG due diligence per identificare – e così per poter mitigare ed eliminare – gli
impatti sul cambiamento climatico delle attività legate all’intera catena del valore
della moda. I termini ESG e sostenibilità sono usati in maniera intercambiabile.
L’acronimo ESG è utile per mostrare come tutti gli aspetti della sostenibilità (incluso
il modello di governance dell’azienda) siano interrelati. La due diligence in materia
di sostenibilità è uno strumento di management essenziale. La nuova direttiva
europea in materia di corporate sustainability due diligence e gli standard europei
di rendicontazione della sostenibilità confermano questa realtà.
In merito alla sostenibilità della nostra (EFI) esperienza legata alla gestione di una
filiera di fornitura dall’Africa sub-sahariana, in collaborazione con l’industria della
moda europea, ci siamo concentrati sull’importanza di pianificare bene i tempi
di concezione e produzione per consentire il trasporto via mare e sul connubio
virtuoso fra procedimenti produttivi manuali e l’uso di fonti rinnovabili di energia”
Ha affermato Simone Cipriani, Head and Founder of the Ethical Fashion Initiative
of the ITC, Chairperson of the UN Alliance for Sustainable Fashion.
Le riflessioni degli speaker sono state testimonianza del percorso che la moda
italiana ha intrapreso nella sostenibilità. Nel corso del suo intervento, il Presidente
Carlo Capasa ha anticipato gli sviluppi futuri della roadmap di CNMI sulla sostenibilità:
1. Camera Nazionale della Moda Italiana in collaborazione con cinque importanti
brand ha appena varato uno studio sulla durabilità dei prodotti di moda alta
di gamma con l’obiettivo di definire la componente di “durabilità emotiva”
che caratterizza questi prodotti e che è al centro del dibattito in corso alla
Commissione Europea.
2. Il lavoro sull’economia circolare portato avanti con la Ellen MacArthur Foundation
che ha consentito la nascita del consorzio Re-Crea partecipato da molti dei
Brand associati a CNMI.
3. Il lavoro sulla tracciabilità e sul passaporto digitale.
4. Il tavolo di lavoro portato avanti in collaborazione con UN Ethical Fashion Initiative
sulla definizione degli ESG specifici per l’industria della moda per giungere a una
valutazione certa e comprensibile del livello di sostenibilità ascrivibile ad ogni
brand e ai singoli prodotti.
Il Presidente Carlo Capasa ha concluso il suo intervento con un messaggio: “Auspico
più attenzione da parte delle istituzioni sui fondi per la transizione verde e digitale
nella moda, oltre all’adozione urgente dei decreti attuativi per i consorzi EPR. Da
parte nostra continua l’impegno per diffondere nel mondo i valori del rispetto per
il pianeta e le persone, per le nuove generazioni e per la qualità artigianale e la
creatività, sempre al centro della moda italiana.”