
[lid] Il prezzo dell’oro è salito oggi al livello più alto degli ultimi sei mesi, sostenuto dalla debolezza del dollaro e dalle scommesse che la Federal Reserve (la banca centrale americana) ha terminato il suo ciclo di aumento dei tassi di interesse, mentre il l’attenzione si è concentrata sui dati sull’inflazione statunitense previsti per la pubblicazione entro la fine della settimana.
L’oro nelle transazioni spot è aumentato dello 0,4% a 2.010,87 dollari l’oncia, dopo aver raggiunto il livello più alto dal 16 maggio. Anche i futures sull’oro statunitense sono aumentati dello 0,4% a 2.011,90 dollari.
L’indice del dollaro è sceso dello 0,1%, rimanendo non lontano dal livello più basso in più di due mesi toccato la scorsa settimana, rendendo l’oro meno costoso per i detentori di altre valute.
Per quanto riguarda gli altri metalli preziosi, l’argento nelle transazioni spot è aumentato dell’1,5% a 24,67 dollari l’oncia, il platino si è stabilizzato a 930,51 dollari e il palladio è aumentato dello 0,2% a 1.070,76 dollari.
