(AGENPARL) – ven 27 ottobre 2023 Smart City, il primato di Milano fa crescere anche l’hinterland. Articolo su QN IL GIORNO del 27 ottobre 2023
di Achille Colombo Clerici
Milano sul podio delle ‘smart cities’ italiane secondo la definizione dell’Unione Europea: un luogo in cui le reti e i servizi tradizionali sono resi più efficienti con l’uso di soluzioni digitali a beneficio dei suoi abitanti e delle imprese. Una città intelligente va oltre l’uso delle tecnologie digitali per un migliore utilizzo delle risorse e minori emissioni. Significa reti di trasporto urbano più intelligenti, impianti di approvvigionamento idrico e di smaltimento dei rifiuti migliorati e modi più efficienti per illuminare e riscaldare gli edifici. Significa anche un’amministrazione cittadina più interattiva e reattiva, spazi pubblici più sicuri e un migliore soddisfacimento delle esigenze di una popolazione che invecchia”.
Secondo la ricerca realizzata dalla società di consulenza Prokalos, sui 7.901 comuni italiani suddivisi per dimensioni – dalle metropoli ai villaggi – presentata agli “Stati generali delle città intelligenti” svoltisi a Padova, Milano conquista il primo posto. Non solo. Assago, prima tra tutti i comuni tra i 2.000 e 50.000 abitanti, si assicura il secondo posto in classifica. . Ma la potente calamita del capoluogo lombardo trascina in alto Segrate, San Donato Milanese, Agrate Brianza, Monza che si inseriscono tra i top ten della classifica assieme a San Michele all’Adige, Bolzano, Brunico; con la sorpresa della 14^ posizione di Rhemes-Notre-Dame, 79 abitanti, Valle d’Aosta.
Dopo Milano, Trento al Nord, Firenze al Centro e Cagliari al Sud tra le città medio-grandi sono le più smart d’Italia. Tutti i Comuni sono stati analizzati sulla base di sei dimensioni. smart governance, economy, environment, living, mobility e people. Per ciascuna voce sono state individuate cinque metriche, misurabili con gli open: dalla quota di cittadini che interagiscono con la Pa attraverso strumenti digitali al numero di startup sul territorio, dalla qualità dell’aria al prezzo medio delle case, dal ricorso alla mobilità pubblica al tasso di occupazione delle donne. Lo studio ha dimostrato che anche i piccoli centri e le aree interne sono ricchi di esperienze virtuose. Si è osservato poi un effetto osmosi, con Comuni di minori dimensioni ben classificati perché beneficiano della posizione a ridosso dei grandi poli urbani. Come Milano ha messo bene in evidenza.
A cura di ASSOEDILIZIA
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