
(AGENPARL) – ven 27 ottobre 2023 INFORMAZIONE ISTITUZIONALE
27/10/2023
E OPEN GOVERNMENT
Ufficio Stampa
I LUNEDI’ DELLO SCHMIDL MANON LESCAUT FUORI SCENA. LUNEDI?
OTTOBRE
17.30
CIVICO
MUSEO
TEATRALE
“CARLO
SCHMIDL”
Lunedì 30 ottobre, alle ore 17.30, per il cartellone dei «Lunedì dello
Schmidl», è dedicato a «Manon Lescait» di Giacomo Puccini il primo
appuntamento della stagione con «FUORI SCENA», il nuovo ciclo di guide
all’ascolto delle opere in scena al Teatro Verdi di Trieste. L’iniziativa si svolge nel
segno della consolidata collaborazione tra il Civico Museo Teatrale “Carlo
Schmidl”, l’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi” e la
Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”.
L’opera – nella produzione della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di
Trieste in coproduzione tra Opéra de Monte-Carlo ed Erfurt Theatre, firmata da Guy
Montavon (scene di Hank Irwin Kittel, costumi di Kristopher Kempf) – sarà in scena
dal 2 al 12 novembre al “Verdi” di Trieste. Sul podio il Maestro Concertatore e
Direttore Gianna Fratta, maestro del Coro Paolo Longo.
Allo “Schmidl” sarà la musicologa Rossana Paliaga a raccontare l’opera del
compositore toscano, avvalendosi anche di esempi musicali e video.
Non e? difficile capire le ragioni del trionfo di «Manon Lescaut» dramma lirico
in quattro atti su libretto di Domenico Oliva e Luigi Illica con interventi di Marco
Praga, Ruggero Leoncavallo, Giacomo Puccini, Giulio Ricordi e Giuseppe Adami,
tratto dal romanzo «Histoire du chevalier des Grieux et de Manon Lescaut» di
Antoine Franc?ois Pre?vost. Fin dalla sua prima rappresentazione assoluta, a Torino, al
Teatro Regio, il 1 febbraio 1893, il pubblico restò stregato da un flusso melodico
incessante, fresco ed ispirato; s’entusiasmò per una vicenda dove campeggia un
amore assoluto, superiore anche al degrado morale dei protagonisti; si compiacque
nell’ascoltare un’orchestra piu? attiva del solito, che dialogava coi cantanti e ne
metteva a fuoco ansie, pulsioni, sentimenti.
La prima rappresentazione a Trieste di «Manon Lescaut» è di un anno
successiva alla prima torinese. L’opera va in scena al Teatro Comunale il 20 gennaio
1894.
Terza opera di Giacomo Puccini, già musicista internazionale e primo italiano a
dichiararsi un wagneriano, «Manon Lescaut» segnò l’inizio della sua fruttuosa
collaborazione con i librettisti Luigi Illica e Giuseppe Giacosa. È la storia di una
giovane che invece di diventare suora finisce per fare la cortigiana, «bizzarro
contrasto di amore, di civetteria, di venalita?, di seduzione». Puccini tratteggia
l’atmosfera del ‘700, particolarmente i suoi tratti ipocriti e leziosi, ma anche la tragica
forza dell’amore sensuale fra la giovane Manon e il suo amante, il cavaliere Des
Grieux, fino alla loro morte insieme, deportati con prostitute, vagabondi e fuorilegge
nel deserto della Louisiana. Rispetto alla «Manon» di Massenet tutta “cipria e
minuetti”, Puccini legge l’originale soggetto di Pre?vost “all’italiana, con passione
disperata”. Straordinarie le più famose pagine di quest’opera: «Tra voi belle, brune e
bionde» (Edmondo), «Donna non vidi mai» (Des Gieux), il lungo duetto d’amore tra
Manon e Des Grieux del secondo atto, fino allo straziante finale di Manon «Sola,
perduta, abbandonata».
Ingresso libero fino ad esaurimento di posti disponibili. Consigliata la
prenotazione (indicando nome, cognome e recapito telefonico) all’indirizzo di posta
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