
[lid] L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rinnovato il suo appello a garantire l’arrivo di aiuti medici e umanitari nella Striscia di Gaza e a porre fine alle ostilità che causano indicibili sofferenze sia sul lato palestinese che su quello israeliano.
L’organizzazione ha precisato – in un comunicato odierno – che gli ospedali della Striscia di Gaza operano con generatori di riserva, ed è probabile che nei prossimi giorni finiranno il carburante.
Ha indicato che gli ospedali hanno esaurito le scorte che l’organizzazione aveva precedentemente immagazzinato prima dell’escalation, sottolineando che la risposta sanitaria salvavita ora dipende dalla nuova consegna di forniture e carburante alle strutture sanitarie il più rapidamente possibile.
L’organizzazione ha dichiarato che sta lavorando urgentemente per acquistare forniture mediche a livello locale per soddisfare le esigenze e sta preparando le forniture dal suo centro logistico medico globale.
Nello stesso contesto, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) ha chiesto oggi con urgenza 104 milioni di dollari, al fine di consentire la sua risposta umanitaria multisettoriale nei prossimi tre mesi.
L’UNRWA ha affermato, in una dichiarazione, che questi importi copriranno i fondi necessari per soddisfare le urgenti esigenze alimentari, non alimentari, sanitarie, di alloggio e di protezione di un massimo di 250.000 persone in cerca di sicurezza nei rifugi dell’UNRWA in tutta la devastata Striscia di Gaza, oltre a 250.000 rifugiati palestinesi all’interno della comunità locale. .
Philippe Lazzarini, commissario generale dell’UNRWA, ha affermato che “gli aiuti ai civili che non hanno un posto dove fuggire devono essere immediati, e qui intendo acqua, cibo e medicine”.