
(AGENPARL) – gio 21 settembre 2023 *Comunicato congiunto Cgil nazionale – FLC CGIL*
*Scuola, incontro al MIM. CGIL e FLC CGIL: stabilizzare i 200mila precari,
stanziare risorse per Contratto e fermare riforme che ledono diritto a
istruzione*
Roma, 21 settembre – Si è tenuto nel pomeriggio di oggi, 21 settembre,
l’incontro delle organizzazioni sindacali della scuola e delle
Confederazioni con il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe
Valditara, sull’avvio dell’anno scolastico. Per la* Cgil nazionale* e la
*FLC*, che hanno partecipato all’incontro portando al tavolo le criticità
all’avvio: “Occorre innanzitutto stanziare risorse adeguate per consentire
in tempi brevi la stipula del CCNL 2022/2024, in modo che da rispondere
alle attese del personale della scuola e tutelare il potere d’acquisto dei
salari fortemente eroso dall’inflazione”.
“Va fatto un investimento straordinario sugli organici docenti e Ata –
continuano Cgil e FLC – considerando che uno dei grandi elementi di
debolezza della scuola italiana è l’insufficienza di personale e l’alto
tasso di lavoro precario. La continuità didattica, infatti, per gran parte
degli studenti rimane una chimera, gravemente danneggiata dal numero di
insegnati precari che di anno in anno cambiano scuola. 200mila precari sono
un’enormità e rappresentano il vero buco nero in cui sparisce la qualità
dell’offerta formativa, dell’insegnamento e dell’inclusione degli alunni
con disabilità. Assieme al numero di alunni per classe ancora troppo alto”.
Inoltre, si legge ancora nella nota congiunta: “E’ il tempo scuola ad
essere un fattore decisivo per recuperare ritardi e difficoltà sociali e
culturali causati da differenze economiche e divari territoriali:
provvedimenti estemporanei e limitati, come quelli contenuti nel DL
Caivano, non sono la soluzione utile a prevenire la dispersione scolastica”.
“Vanno infine fermate alcune riforme che mettono a rischio il diritto
costituzionale all’istruzione: prima fra tutte l’autonomia differenziata,
una strada che conduce unicamente all’accentuazione delle disuguaglianze.
Poi il piano di dimensionamento, con il suo carico di taglio di 800
istituzioni scolastiche, la riforma dell’istruzione tecnico-professionale,
con il taglio di un anno del percorso scolastico e il liceo economico ‘made
in Italy’. Tutti provvedimenti che hanno come finalità il risparmio e non
la qualità della didattica e della formazione degli studenti”, concludono
Cgil e FLC CGIL.
*Ufficio stampa Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL Nazionale*
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