
[lid] “Troppo impegnato ad appuntarsi al petto le medaglie per il buon andamento ad inizio anno della crescita e dell’occupazione, il governo non ha visto arrivare il forte rallentamento dell’economia. Non solo non sono state adottate misure per alleviare il disagio che stava per abbattersi sulle fasce sociali meno garantite ma, all’opposto, cancellando per centinaia di migliaia di famiglie il sostegno del reddito di cittadinanza, ampliando le maglie del precariato e del lavoro sottopagato, girandosi dall’altra parte rispetto all’esplosione dei prezzi del carburante e brillando per inerzia sul generale incremento dei costi dei prodotti anche di prima necessità che costringe le famiglie a comprare di meno e pagare di più la destra al governo, ha ingigantito queste difficoltà confermando come il suo obiettivo non sia la guerra alla povertà ma ai poveri. E ora, privi di una strategia adeguata, qual è la strada che la destra ha scelto? Sempre la solita, quella in cui sono dei campioni, scaricare su altri le colpe per distogliere l’attenzione dai propri errori, ritardi, inadeguatezze e fallimenti: una volta sono le Autorità indipendenti, l’altra la Banca d’Italia, l’altra ancora i governi precedenti e questa volta il commissario Ue Gentiloni e l’Europa. L’unica cosa in cui sono pronti è fuggire dalle responsabilità, ma non l’avevano detto in campagna elettorale”, ha dichiarato Anna Ascani, vicepresidente della Camera dei deputati.