
(AGENPARL) – mer 30 agosto 2023 Dopo l’episodio dell’uccisione di una capretta, presa a calci da parte di
alcuni giovani, il sindaco di Anagni, Daniele Natalia, ed il consigliere
comunale subdelegato alla Sicurezza, Riccardo Natalia, hanno promosso con
una lettera la costituzione di un tavolo tecnico comprendente il Comune di
Anagni, il Comando di Stazione dei Carabinieri di Anagni, la Tenenza della
Guardia di Finanza di Anagni ed il Comando di Polizia locale di Anagni, per
l’analisi e la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di microcriminalità
sul territorio cittadino.
Il consigliere Riccardo Natalia ha spiegato che «gli ultimi spiacevoli
episodi, pur creando allarmismi diffusi, non hanno comunque turbato la
normale e ben nota tranquillità del territorio cittadino, ma
l’amministrazione ha ritenuto opportuno comunque chiedere alle Forze
dell’ordine l’istituzione di questo tavolo per portare avanti una politica
attiva per la sicurezza e, sotto aspetti fondamentali, dell’educazione
civica ad Anagni».
Il sindaco Daniele Natalia aveva già dichiarato che: «I fatti di violenza
accaduti in queste ore ci lasciano attoniti e ci spingono a profonde
riflessioni e a condannare con forza tali incomprensibili gesti. Ma questi
fatti ci hanno dato lo spunto per richiamare l’attenzione su episodi dei
quali non vorremmo mai essere spettatori e che fortunatamente restano
isolati. Su questa linea continuiamo e rafforziamo un impegno già iniziato
di presidio del territorio per evitare che si verifichino nuove vicende
orrende come quella della capretta».
Inoltre, il primo cittadino, dopo aver letto l’annuncio del consigliere di
minoranza Luca Santovincenzo di voler chiedere la convocazione della
Commissione Sicurezza e l’istituzione di un tavolo permanente di confronto tra
Comune, scuole, parrocchie, associazioni di familiari, servizi sociali e
Forze dell’ordine, ha spiegato: «Non ci sono contrasti tra la nostra
proposta alle Forze dell’ordine per l’istituzione del tavolo tecnico di
studio e prevenzione della microcriminalità e quella avanzata dal
consigliere Santovincenzo. Anzi, credo che le due proposte siano
perfettamente integrabili. Occorre innanzitutto capire quali siano i
numeri, i dati e le informazioni in possesso delle forze di polizia per
comprendere il fenomeno e poi procedere all’allargamento degli
interlocutori, coinvolgendo anche la società civile. Il triste e barbaro
episodio della capretta mostra, infatti, che è soprattutto un problema
culturale connesso al “disagio giovanile” a turbare la tranquillità di un