
(AGENPARL) – lun 28 agosto 2023 *Venerdì 1 e sabato 2 settembre in scena anche il premiato Giuseppe Sartori*
*Va in scena, al Teatro Romano venerdì 1 e sabato 2 settembre nell’ambito
dell’Estate Teatrale Veronese, ROMEO E GIULIETTA #GENERAZIONESACRIFICIO. Ne
sono interpreti venticinque allievi attori veronesi dai diciotto ai
ventotto anni e Giuseppe Sartori nel ruolo del principe di Verona. Regia e
rielaborazione drammaturgica sono di Silvia Masotti e Camilla Zorzi.*
*Dopo il grande successo di “Ifigenia #generazionesacrificio” nel
2021, **Spazio
Teatro Giovani** (centro di ricerca e di formazione teatrale per i giovani
a Verona) torna sul palcoscenico del Teatro Romano con “**Romeo e Giulietta
#generazionesacrificio**”. Lo spettacolo, tratto da William Shakespeare,
sarà in scena **venerdì 1 e sabato 2 settembre,** alle 21.15, in prima
assoluta. Prodotto dal **Teatro Stabile di Verona** e dall’**Estate
Teatrale Veronese**, è frutto di un intenso laboratorio di otto mesi
durante il quale le esperienze e il vissuto di ogni singolo partecipante
hanno dialogato con i temi, il linguaggio e le metafore proposti
dall’inesauribile testo shakespeariano. Sponsor dello spettacolo *
*AirDolomiti**.*
*In scena **venticinque ragazze e ragazzi** dai diciotto ai ventotto anni e
**Giuseppe Sartori**, attore diplomato alla scuola del Piccolo di Milano,
nel ruolo del principe di Verona. La rielaborazione drammaturgica e la
regia sono di **Silvia Masotti** e **Camilla Zorzi**. Come “Ifigenia” che
riscopriva attraverso la sensibilità dei giovani il valore poetico e
politico di un testo classico e lo calava nei giorni nostri, questo “Romeo
e Giulietta” è un’amara riflessione, da una prospettiva diversa, su temi
come l’amore, il ruolo della famiglia, l’odio e la guerra tra bande. Perché
Romeo e Giulietta, oltre a una storia d’amore, è una storia d’odio e di
morte. Verona è lo scenario di una lotta fratricida: le due famiglie che si
scontrano, i Montecchi e i Capuleti, hanno educato i loro figli all’odio,
allo scontro fisico, all’insulto verbale e tutto quest’odio non può che
generare morte. Nel corso della vicenda muoiono tantissimi personaggi,
l’uno ammazzato dall’altro: sono tutti ragazzi sotto i diciott’anni e
quando infine muoiono i due innamorati, Romeo e Giulietta, che si suicidano
perché non possono vivere la loro storia d’amore, la città rimane senza un
futuro, perché ha perso chi quel futuro lo può costruire.*
*Le due serate sono state presentate, questa mattina, a Palazzo
Barbieri, **dagli
assessori alla Cultura **Marta Ugolini** e** alle Politiche giovanili **Jacopo
Buffolo**, dal direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese **Carlo
Mangolini**, insieme al direttore artistico di Fondazione Atlantide Teatro
Stabile di Verona **Piermario Vescovo** e alle registe **Silvia Masotti** e
**Camilla Zorzi**. Presente **Claudia Palamini** Head of Communication&PR
di Air Dolomiti. Oltre agli attori di Spazio Teatro Giovani **e a Giuseppe
Sartori**.*
*CAST.** Insieme a Giuseppe Sartori (principe di Verona e Coro) sono in
scena, in ordine alfabetico: Francesco Biolcati (Abram), Nicolò Bruno
(padre Lorenzo), Ivan Carlini (angelo di Romeo, Romeo) Alice Cordioli
(Balthasar), Zeno Didonè (Tebaldo), Annamaria D’Onghia (Benvolio), Carlotta
Francescon, Pietro Bilal Khachab (Mercuzio), Michele Marchiori (Gregorio),
Linda Micheletti (Baby), Luana Montoli (angelo di Giulietta, Giulietta),
Luca Murari (Romeo) Astrid Valdinoci (Sansone) e Viola Valsecchi
(Giulietta). Completano il cast i ragazzi che danno corpo ai Montecchi e ai
Capuleti: Niccolò Bello, Linda Bondavalli, Riccardo Cassatella, Leonardo
Comiotto, Vittoria Ferri, Alice Reggiani, Arianna Rizzini, Cecilia Sartori,
Andrea Tapparini e Greta Zenari.*
*Le scene sono di Antonio **Panzuto**, i costumi di Davide Tonolli, il
disegno luci è di Nicola Fasoli, la fonica di Matteo Chiochetta. Assistente
alla regia è Michele Bernardi.*
*SPONSOR.** Air Dolomiti partecipa come sponsor delle due serate speciali
Romeo e Giulietta #generazionesacrificio, all’interno del festival
multidisciplinare Estate Teatrale Veronese, nell’ottica di contribuire alla
divulgazione della storia e delle arti nel panorama culturale veronese. La
partecipazione di tanti giovani attori che hanno dedicato tempo e talento
alla realizzazione dello spettacolo rende la sponsorizzazione
particolarmente significativa per la Compagnia che è orgogliosa di
promuovere un evento culturale di grande impatto, orientato a
sensibilizzare anche il pubblico più giovane alla bellezza dei testi
shakespeariani e alla riflessione su temi sociali sempre attuali, sui quali
è doveroso soffermarsi ed interrogarsi.*
*“Uno spettacolo frutto di un lavoro di squadra – ha spiegato l’assessora
alla Cultura Marta Ugolini – fatto per mettere in scena un progetto di
teatro civile che sta andando avanti da molti mesi e che prevede un
coinvolgimento assolutamente attivo dei giovani che vanno sul palco.
Attraverso il teatro hanno infatti la possibilità di provare sulla loro
pelle sentimenti e sensazioni parte della narrazione, che li aiutano a
riconoscersi e comprendersi meglio. La cultura si connette con i vari
elementi della società civile, in primis i giovani, attraverso una
rilettura di Shakespeare, non tanto da punto di vista dell’amore, del
romanticismo, da sempre collegati ad una visione più classica della storia
di Giulietta e Romeo, ma piuttosto al valore civico, politico e sociale,
che riguarda il come si vive in città. Ringrazio per questo lavoro Carlo
Mangolini, che ha scelto di inserire l’iniziativa all’interno dell’Estate
Teatrale Veronese, la rassegna estiva più importante del Comune di Verona
al Teatro Romano”.*
*“Nei giorni scorsi ho avuto l’opportunità di assistere alle prove dello
spettacolo – ha dichiarato l’assessore alle Politiche giovanili **Jacopo
Buffol**o* *–, e ho riscontrato quanta passione ed energia mettono i
ragazzi e le ragazze di Spazio Teatro Giovani che, vista l’attualità, ci
dimostrano essere una delle realtà in cui i giovani veronesi mostrano
impegno e partecipazione, riconnettendosi anche ad una dimensione culturale
e alla storia, che viene interrogata in maniera interessante sui temi
dell’oggi, delle bande, dello scontro e della ricerca anche di una propria
identità e del proprio posto nel mondo, e sulla possibilità di costruirsi
un futuro. Con questo spettacolo i giovani si raccontano e sono realmente
protagonisti, perché salgono su un palco importantissimo, per raccontare
una storia immaginata, ma di fortissima attualità”.*
*“Una gioia riportare sul palcoscenico **del Teatro Romano** gli attori di
Spazio Teatro Giovani **che, assieme alle registe, da mesi, sono impegnati
in un** lavoro prezioso e raro – **ha affermato Carlo Mangolini, direttore
artistico dell’Estate Teatrale Veronese -**. **Silvia Masotti e Camilla
Zorzi hanno la c**apacità di portare i ragazzi **d**entro al teatro, **sia**
in scena **ch**e come spettatori, **coinvolgendoli a tutto tondo**. **E’
una g**rande opportunità e **un **privilegio avere una realtà **così** in
città. Crediamo in quest**o gruppo**, invitiamo **quindi **il pubblico a
venire a vede**re** questi giovani, guidati da **Giuseppe **Sartori, uno
dei pochi attori che da tre anni **è **protagonista al **T**eatro **greco **di
Siracusa”.*
*“Dopo il risultato ampiamente positivo di “Ifigenia
#generazionesacrificio” nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese 2021 – **ha
detto** Piermario Vescovo, direttore artistico del Teatro Stabile di Verona
–, siamo lieti di sostenere la produzione, sempre **a**l Teatro Romano, di
un più ambizioso progetto affidato alla drammaturgia e alla regia di Silvia
Masotti e Camilla Zorzi: un “Romeo e Giulietta” riletto e ripensato, con le
giovani e i giovani coinvolti, oltre i cliché e i luoghi comuni che
promuovono e insieme limitano la popolarità di questo grande classico
shakespeariano. La prospettiva d’interrogazione e rinnovamento della
tradizione culturale, linea caratterizzante il nostro lavoro, e
l’intenzione di dare continuità ai rapporti di collaborazione con le
istituzioni e le realtà teatrali veronesi, si propongono sempre come
bussola del nostro percorso”.*
*“P**ortare in scena “Romeo e Giulietta” con un gruppo di adolescenti e di
giovani non professionisti è per noi – **hanno **sottolinea**to** Silvia
Masotti e Camilla Zorzi – il modo di penetrare la tragedia al di fuori
della convenzione e viverla nella sua complessità, nei suoi aspetti più
inquieti, profondamente legati all’adolescenza, presenti nel testo di
Shakespeare e non sempre messi in risalto. La lotta fra i Montecchi e i
Capuleti è un’estenuante guerra civile evidenziata da un muro che ricorda i
tanti muri fisici e morali del mondo e in particolare evoca il muro di
Berlino che ha diviso per più di trent’anni Oriente e Occidente e che
purtroppo si sta innalzando di nuovo. Altro richiamo alla Berlino del muro
sono i due angeli del “Cielo sopra Berlino” di Wim Wenders che qui seguono
due giovanissimi Romeo e Giulietta per sostituirsi a essi nella seconda
parte della tragedia, quando protagonista ineluttabile diventa la Morte che
spazza via con violenza l’Eros vitale dei due protagonisti. Giuseppe
Sartori aiuterà i ragazzi a riconsegnare la tragedia al pubblico come una
riflessione lucida e amara su che cosa succede se un collettivo non investe
sul proprio futuro e se tutti i suoi figli non trovano altra soluzione che
ammazzarsi fra loro, o suicidarsi. Non abbiamo voluto attualizzare “Romeo e
Giulietta” ma sentirci tutti chiamati in causa in un testo così potente,
perché nessuna generazione dovrebbe essere sacrificio di quelle precedenti,
né ieri, né oggi, né mai. Abbiamo scelto di mantenere le parole di
Shakespeare, le abbiamo masticate, tradotte in azione scenica in modo da
dare spessore ai rapporti tra giovani e adulti e a quelli tra coetanei
all’interno del gruppo. Assieme ai ragazzi non ci siamo sottratte alle
difficoltà linguistiche, abbiamo mantenuto la bellezza delle scene d’amore,
l’ambiguità sessuale e il vituperio degli insulti tra bande che in
Shakespeare sono potenti ed efficaci quanto la parte più lirica. Nella
prima parte dello spettacolo i tagli che abbiamo operato sono meno
consistenti. Si fanno invece più audaci nella seconda parte quando la morte
entra esplicita nella trama e anche la scrittura si asciuga e si fa
scheletrica. Alla fine, al grido di dolore del testo shakespeariano si
aggiungono le parole disperate della drammaturga inglese Sarah Kane**”**.*
*“Siamo felici ed orgogliosi di questa collaborazione, Air Dolomiti da
sempre è attenta al territorio e agli spazi culturali che esso propone:
negli anni le collaborazioni sono state molte e sempre di grande
soddisfazione. Poter affiancare un progetto che coinvolge le generazioni
più giovani ci sembra importante perché è proprio su di esse che dobbiamo
basarci per costruire il nostro futuro economico, sociale ed etico. Trovare
la giusta modalità per dar modo ai ragazzi di esplorare grandi temi, porsi
domande complesse e cercare la proprie risposte è un compito difficile che
sosteniamo con grande entusiasmo certi che sia la via più bella di
educazione alla bellezza e al sentimento” **ha **commenta**to a margine
della conferenza stampa** Steffen Harbarth CEO di Air Dolomiti. *
*Informazioni** sui siti **www.spettacoloverona.it
** e **www.teatrostabileverona.it
**.*
*Biglietti in vendita** al Box Office di via Pallone, così come online sui
siti **www.boxofficelive.it ** e **www.boxol.it
**. Oppure la sera dello spettacolo, direttamente al
botteghino del Teatro Romano dalle ore 20.*
*Nata nel 1948, per la volontà del **Comune di Verona** di rendere omaggio
a William Shakespeare e sottolineare il legame tra il Bardo e la città
scaligera, presente in **Romeo e Giulietta,* *La Bisbetica domata **e** I
due gentiluomini di Verona,** l’Estate Teatrale Veronese è realizzata
dal **Comune
di Verona** – **Assessorato alla Cultura** in collaborazione con **Arteven,
**con il sostegno* *del **Ministero della Cultura **e* *della **Regione
Veneto.*