
(AGENPARL) – gio 18 maggio 2023 Al centro del mirino di chi pratica l’odio online nella Provincia autonoma ci sono innanzitutto le donne (ree, a quanto pare, di non starsene a casa ad accudire la prole come ogni “angelo del focolare” che si rispetti) ma anche migranti, mussulmani, ebrei, omosessuali e disabili (in questi ultimi casi le forme di discriminazione sono in genere più mascherate).
Il Forum per la Pace ha suggerito una serie di possibili misure per ridurre e sminare le manifestazioni di odio online, ovvero: (1) L’ideazione sistemi di rilevazione, monitoraggio e raccolta dati sui discorsi d’odio online in tutto il territorio provinciale su base standardizzata e sistematica; (2) la messa in atto di procedure standardizzate e facilitate di denuncia e segnalazione da parte delle vittime; (3) la realizzazione di programmi educativi capillari, a partire dalle scuole; (4) lo studio di attivita? di informazione e sensibilizzazione volte a togliere ogni legittimazione alle forme d’odio verso il prossimo.
Purtroppo anche nella politica trentina c’è chi vezzeggia e blandisce razzisti, omofobi e odiatori in genere. Il M5S crede che tutte le forze che siedono in Consiglio provinciale debbano sbattere la porta in faccia a queste persone, isolandole e prosciugando l’humus esiziale nel quale esse coltivano i loro rancori.
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Alex Marini (M5S)
Consigliere della Provincia autonoma di Trento
[www.alexmarini.com](https://alexmarinim5s.wordpress.com/)