
[lid]- L’Unione europea non ha il potere di attuare leggi che puniscono qualcuno per aver stuprato un animale, ha affermato la Commissione.
Un membro della Commissione europea ha affermato che l’UE non ha il potere di punire le persone per lo stupro di animali, affermando che i controlli per tale legislazione spettano esclusivamente agli Stati membri.
La dichiarazione è stata fatta in risposta a una domanda di un membro del Parlamento europeo, che ha criticato le recenti leggi approvate dal governo spagnolo che, secondo loro, rendevano “ambiguo” se la bestialità fosse completamente illegale nel paese, prima di chiedere alla commissione se l’UE aveva una vista e se potevano intervenire.
In una risposta pubblicata venerdì, la commissaria per la salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides ha risposto che, sebbene l’UE non approvi gli abusi sessuali sugli animali, l’organismo in gran parte non aveva alcun controllo sulla questione, con la capacità di legiferare in materia di stupro di animali lasciata nelle mani dei singoli Stati-nazione dell’UE.
«Per quanto profondamente deplorevoli, tali atti (sessuali) come descritti rimangono di esclusiva competenza degli Stati membri, in quanto non si può dire che influenzino il funzionamento del mercato interno e quindi interferiscano con le competenze dell’UE», ha affermato.
Il commissario ha proseguito affermando che, sebbene il trattato sul funzionamento dell’Unione europea del blocco tocchi i diritti degli animali, nondimeno «non fornisce una base giuridica che consenta (all’UE) di affrontare tutte le questioni relative al benessere degli animali».
«La Commissione può agire solo entro i limiti delle competenze conferitele dai Trattati e pertanto non ha il potere di proporre norme che affrontino gli abusi sessuali contro gli animali come quelli contemplati dalla legge spagnola in questione»,ha sottolineato Kyriakides.
Tale dichiarazione a nome della commissione è degna di nota per essere una diretta ammissione di una mancanza di controllo dell’UE in un particolare settore, con gli eurocrati che lottano in gran parte per un maggiore controllo da parte dei governi nazionali a Bruxelles.