(AGENPARL) – mar 02 maggio 2023 Banche: Sindacati, domani attivo su ipotesi piattaforma rinnovo Ccnl Credito
Appuntamento a Roma Auditorium Antoniano in viale Manzoni 1 ore 11
Roma, 2 maggio – “Per una nuova stagione di rivendicazioni. Per una banca al servizio del Paese, per il rilancio dell’occupazione, delle retribuzioni, dei diritti e per il rispetto della dignità di chi lavora”. Domani (mercoledì 3 maggio) a Roma presso l’Auditorium Antoniano in viale Manzoni 1 a partire dalle ore 11, Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin presenteranno la Piattaforma per il rinnovo del Ccnl del credito, redatta e approvata dai competenti organismi delle organizzazioni sindacali del settore, per poi essere sottoposta al vaglio finale delle lavoratrici e dei lavoratori in un articolato e capillare iter di assemblee in tutta Italia.
In dieci punti alcuni dei contenuti e dei principi cardine della piattaforma rivendicativa unitaria: 1. Rafforzare e ampliare il perimetro di applicazione del contratto e l’area contrattuale; 2. Mettere un freno a esternalizzazioni e cessioni di rami d’azienda; 3. Riconoscere alle lavoratrici e ai lavoratori un importante e giusto adeguamento retributivo tabellare, che tenga conto sia delle dinamiche inflattive del triennio 2023-2025, sia della redistribuzione della maggiore produttività, e che inoltre preveda, in pari misura, la rivalutazione di tutte le altre voci economiche (scatti, diarie, indennità, borse di studio, ecc.) e valorizzi anche la retribuzione indiretta e differita; 4. Rendere equilibrato e sostenibile il rapporto tra retribuzione fissa e variabile, contrattata e discrezionale; 5. Condividere e monitorare, in un costante confronto tra le parti, la realizzazione dei processi di innovazione digitale e tecnologica per governarne i vari processi e gli impatti sulle modalità di svolgimento delle prestazioni e sull’organizzazione del lavoro.
Ancora: 6. Assicurare chiarezza normativa su Lavoro Agile e Telelavoro, garantendo il diritto di fruizione a tutte e a tutti, sempre nell’ottica della volontarietà, tramite soluzioni definite nell’ambito della contrattazione collettiva; 7. Normare efficaci presidi contrattuali per contrastare le sempre più invasive e pericolose pressioni commerciali che hanno effetti devastanti su chi lavora e sulla clientela, allargando la portata di questi aspetti in riferimento alla salute e al benessere lavorativo; 8. Ampliare le tutele normative, sia sul piano disciplinare che per responsabilità verso terzi: troppo spesso le lavoratrici e i lavoratori pagano e subiscono sanzioni in conseguenza di pressioni commerciali e per inefficienze organizzative delle aziende; 9. Estendere il perimetro dei diritti sociali, anche in un’ottica di piena attuazione delle politiche di genere, di parità e inclusione e di riconoscimento della genitorialità; 10. Rafforzare la portata e l’efficacia della contrattazione collettiva, anche con demandi chiari al secondo livello.
Giorgio Saccoia
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