(AGENPARL) – gio 16 marzo 2023 Al seguente link è possibile scaricare il video dell’operazione: https://we.tl/t-q7tYTO0ilb
Cordialmente,
Testo Allegato: L’attività investigativa
condotta
lla Compagnia dei Carabinieri di Cerignola
con la
dire
zione
coordina
mento
lla
.D.A.
Bari
in collaborazione con la
Direzione
Nazionale Antimafia
(che ha applicato all’
indagine un suo magistrato
ha tratto
avvio
��Pag.
ambientali, ma anche
attraverso servizi
di osservazione, controllo e pedinamento, s
ia diretta
con servizi su strada da parte di personale operante in abiti borghesi
che attraverso
l’ausilio di strumentazioni tecniche all’avanguardia, come videocamere e sistemi GPS.
In sintesi, la complessa attività investigativa diretta e coordinata
questa D.D.A.
in
collaborazione con la Direzione Nazionale Antimafia
secondo l’impostazione accusatoria
accolta dal G
.I.P.
(fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della
difesa)
avrebbe
consentito di:
documentare tre
distinte, ma c
ontigue associazioni dedite al traffico e allo
spaccio di
sostanze stupefacenti con base
operativa e logistica
a Cerignola
ed in rapporti di affari tra
loro
indagare per tentato omicidio uno dei
presunti
autori di una violentissima aggressione
personale nei confronti di un
soggetto
cerignolano,
a seguito di
una lite scaturita per futili
motivi
di circolazione stradale
La vittima
all’
epoca riportò gravi ferite, ma
non denunciò
gli autori
a lui noti
, proba
bilmente per il timore di ulteriori ritorsioni;
arrestare un catturando
attinto da fermo
, perché
indiziato
tentato omicidio
ai danni di
un cittadino ghanese
, avvenuto nel 2017, a Policoro (MT), un’aggressione
dettata da
motivi di gelosia;
far emergere
attività estorsiva nei confronti di un commerciante di carburanti, non
denunciata;
accertare
reati predatori in riferimento ai quali
un appartenente all’Arma dei
Carabinieri,
oggi
destinatario della misura cautelare della
sospensione dall’esercizio del p
ubblico
ufficio
avrebbe rivelato notizie
sullo stato delle
indagini, ricevendo in
cambio 1.500 Euro;
sventare l’assalto a un
caveau
della società Loomis International AG
con sede in Svizzera
a Chiasso,
dando luogo alle due operazioni denominate “
Ocean
eleven
” e “
Ocean Twelve
”,
che portarono poi alla cattura di tutti gli autori
18 persone
del tentato furto aggravato.
I 18 soggetti furono attinti da mandato di arresto europeo
dei quali furono
arrestati in
flagranza in Svizzera dalla polizia cantona
le e 4 ad Abbiategrasso nella quasi flagranza.
Il clamoroso furto fu sventato proprio grazie alle informazioni che
i Carabinieri
aveva
acquisito durante l’investigazione e che furono tempestivamente fornite
alla Polizia
Cantonale.
A riscontro delle
indagini, i Carabinieri della Compagnia di Cerignola hanno:
arrestato in flagranza di reato per spaccio 6 persone;
sequestrato sostanze stupefacenti (
hashish, cocaina e marijuana
) per oltre 23 Kg.,
sequestrato
la somma contante di 1.200.000 Euro circa
sequestrato
3 pistole, di cui 2 clandestine, 3 fucili cal. 12 e circa duecento munizioni di
vario tipo e calibro;
recuperato
8 JEEP Renegade e 3 FIAT 500 X rubate a Melfi;
rinvenuto
, durante una perquisizione, in una cassaforte murata
nella disponibilit
di uno dei soggetti indagati
na pistola e oltre 400.000 euro.
L’indagato
era
stato,
pertanto
arrestato in flagranza per la detenzione illegale dell’arma.
I conseguenti
accertamenti bancari
hanno permesso di verificare la presenza
sul suo conto
corren
anche
di ulteriori
700.000 euro di presunta provenienza
illecita
��Pag.
Le indagini si sono successivamente intersecate con altre investigazioni svolte dallo
S.C.I.C.O. e dal G.I.C.O. Bari della Guardia di Finanza, che hanno consentito di acquisire
rilevanti
elementi di presunta colpevolezza nei confronti dei medesimi indagati. I
citati
Reparti
in ragione delle peculiari competenze specialistiche della Guardia di Finanza
sono stati, altresì, delegati a effettuare
articolati
accertamenti
patrimoniali
nei c
onfronti di
soggetti oggi attinti da misura cautelare personale
Nello specifico, le Fiamme Gialle hanno proceduto ad acquisire
con riferimento al periodo
oggetto d’indagine
copiosa documentazione, tra cui i contratti di compravendita dei beni,
nonché numerosi altri atti pubblici che hanno interessato nel tempo gli interi nuclei familiari
dei soggetti investigati, verificando poi, per ogni transazione, le connesse movimentazi
oni
finanziarie sottostanti alla creazione della necessaria provvista economica. Il materiale così
raccolto è stato oggetto,
dunque
, di circostanziati approfondimenti investigativi che
avrebbero
fatto emergere
una ingiustificata sproporzione tra il reddito
dichiarato e i beni
nella disponibilità degli indagati.
Quindi
, il competente G.I.P. del Tribunale di Bari
condividendo
proposta avanzata
dall’A.G. inquirente, basata sul compendio indiziario acquisito dalla Guardia di Finanza
(fatta salva la valutaz
ione nelle fasi successive con il contributo della difesa)
ha disposto il
sequestro preventivo
finalizzato alla confisca c.d
allargata
nei confronti dei predetti
indagati
avente per oggetto
disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili, quote
societarie e compendi aziendali, per un valore di
oltre 5 milioni
euro
à importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini
preliminari e che, all’esecuzione della
misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio
di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in
ordine alle ipotesi di reato contestate, dovrà essere accertata in sede di processo nel
contraddittorio tra le par