
(AGENPARL) – gio 02 marzo 2023 [PROF.SSA ADRIANA CORDOVA.png]
Per la prima volta in Sicilia, presso il Centro di riferimento per i traumi amputativi dell’unità operativa complessa di Chirurgia Plastica del Policlinico, è statoeffettuato il reimpianto di un braccio. L’operazione, rara e complessa non solo tecnicamente, ma anche dal punto di vista organizzativo, è stato eseguito su una donna calabrese di 62 anni.
«Questo intervento rappresenta un successo senza precedenti nell’Italia meridionale, – afferma il chirurgo plastico Pierfrancesco Pugliese che insieme al collega Massimiliano Tripoli ha eseguito il reimpianto – molti dei traumi che trattiamo provengono dall’Italia peninsulare e stiamo invertendo lo storico flusso di pazienti dal Sud verso i centri del Nord Italia»
È il 31 gennaio 2023 quando la signora M.M.A., controllando la macchina per le spremiture delle olive nel suo frantoio in un paese in provincia di Vibo Valentia, a causa di un attimo di disattenzione, subisce l‘amputazione del braccio destro. La paziente, nonostante il grave trauma, riesce a chiamare i soccorsi e viene trasportata dapprima presso il Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, quindi, con l’elisoccorso, presso l’AOU Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo.
Ad accoglierla c’è l’equipe specialistica multidisciplinare – costituita da chirurghi plastici, ortopedici, anestesistispecializzati in interventi per gravissimi traumi e di lunga durata,e infettivologi – del CUMI, il Centro di riferimento per i traumi amputativi dell’unità operativa di Chirurgia plastica diretta dalla professoressa Adriana Cordova.
Reimpiantare un arto vuol dire affrontare la complessità di trattare e riattaccare contemporaneamente e tempestivamente differenti tessuti: ossa, muscoli, nervi, tendini, ma soprattutto arterie e vene, le uniche che possono garantire al braccio di sopravvivere.
L’intervento chirurgico è durato circa 10 ore, durante le quali i medici si sono avvicendati senza sosta, nei differenti tempi ricostruttivi.
Successivamente la paziente è stata trasferita in terapia intensiva per controllare lo stato generale e locale per l’alto rischio di mortalità o di perdita dell’arto cui questi traumi sono associati.
A distanza di un mese dall’intervento, la paziente è in ottime condizioni di salute e il reimpianto è attecchito con successo. Fondamentale è stata la tempestività di comunicazione tra il GOM di Reggio Calabria e la pronta risposta della unità operativa di Chirurgia plastica dell’AOUP di Palermo.
La professoressa Cordova sottolinea: «Ci impegniamo quotidianamente perché al sud si abbiano le stesse possibilità terapeutiche, sia nell’ambito della traumatologia sia nell’ambito della chirurgia oncologica, dei cittadini delle regioni del Nord, che hanno ereditato una sanità storicamente più efficiente»
Oggi la signora MA sorride nella corsia del reparto di Chirurgia plastica dove è ancora ricoverata, ma ormai fuori pericolo. La attendono ancora medicazioni e interventi chirurgici di routine per la pulizia delle ferite, ormai quasi guarite. La paziente guarda i progressi del suo braccio destro «non vedo l’ora di ritornare in Calabria – dice – e ricominciare daccapo il prima possibile». E questo è anche l’augurio dei medici del reparto di chirurgia plastica e ricostruttiva del Policlinico di Palermo.
“Questo intervento – commenta il Commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera, Salvatore Iacolino – testimonia, ancora una volta, la grande competenza ed elevata professionalità dei professionisti del Policlinico ela maturità acquisita da una equipe multispecialistica che rappresenta, come dimostrato anche da questo evento, un punto di riferimento indiscutibile per i traumi amputativi e la chirurgia della mano. Ai medici e a tutti gli operatori protagonisti di questo successo va il ringraziamento di questa Direzione, confidando in un clima di reciproca, crescente e concreta collaborazione tra i Dipartimenti”.
Nel 2022 la frequenza di traumi amputativi e sub-amputativi centralizzati e trattati presso la Chirurgia Plastica del Policlinico è stata in media di 5 al mese con un servizio attivo H24 che ha accolto anche numerosi pazienti da fuori regione.
Nel gennaio scorso presso l’UOC di Chirurgia Plastica è stata anche salvata e resa funzionale la mano di un bambino di 12 anni spappolata da un petardo il giorno di Capodanno, oggi il piccolo paziente ha ripreso a giocare e a guidare la sua bici.
Tiziana Lenzo
Testo Allegato: Policlinico, per la prima volta in Sicilia nellunit operativa di Chirurgia Plastica eseguito lintervento di reimpianto di un braccio Per la prima volta in Sicilia, presso il Centro di riferimento per i traumi amputativi dellunit operativa complessa di Chirurgia Plastica del Policlinico, stato effettuato il reimpianto di un braccio. Loperazione, rara e complessa non solo tecnicamente, ma anche dal punto di vista organizzativo, stato eseguito su una donna calabrese di 62 anni. Questo intervento rappresenta un successo senza precedenti nellItalia meridionale, afferma il chirurgo plastico Pierfrancesco Pugliese che insieme al collega Massimiliano Tripoli ha eseguito il reimpianto molti dei traumi che trattiamo provengono dallItalia peninsulare e stiamo invertendo lo storico flusso di pazienti dal Sud verso i centri del Nord Italia il 31 gennaio 2023 quando la signora M.M.A., controllando la macchina per le spremiture delle olive nel suo frantoio in un paese in provincia di Vibo Valentia, a causa di un attimo di disattenzione, subisce lamputazione del braccio destro. La paziente, nonostante il grave trauma, riesce a chiamare i soccorsi e viene trasportata dapprima presso il Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, quindi, con lelisoccorso, presso lAOU Policlinico Paolo Giaccone di Palermo. Ad accoglierla c lequipe specialistica multidisciplinare – costituita da chirurghi plastici, ortopedici, anestesisti specializzati in interventi per gravissimi traumi e di lunga durata, e infettivologi – del CUMI, il Centro di riferimento per i traumi amputativi dellunit operativa di Chirurgia plastica diretta dalla professoressa Adriana Cordova. Reimpiantare un arto vuol dire affrontare la complessit di trattare e riattaccare contemporaneamente e tempestivamente differenti tessuti ossa, muscoli, nervi, tendini, ma soprattutto arterie e vene, le uniche che possono garantire al braccio di sopravvivere. Lintervento chirurgico durato circa 10 ore, durante le quali i medici si sono avvicendati senza sosta, nei differenti tempi ricostruttivi. Successivamente la paziente stata trasferita in terapia intensiva per controllare lo stato generale e locale per lalto rischio di mortalit o di perdita dellarto cui questi traumi sono associati. A distanza di un mese dallintervento, la paziente in ottime condizioni di salute e il reimpianto attecchito con successo. Fondamentale stata la tempestivit di comunicazione tra ilGOM di Reggio Calabria e la pronta risposta della unit operativa di Chirurgia plastica dellAOUP di Palermo. La professoressa Cordova sottolinea Ci impegniamo quotidianamente perch al sud si abbiano le stesse possibilit terapeutiche, sia nellambito della traumatologia sia nellambito della chirurgia oncologica, dei cittadini delle regioni del Nord, che hanno ereditato una sanit storicamente pi efficiente Oggi la signora MA sorride nella corsia del reparto di Chirurgia plastica dove ancora ricoverata, ma ormai fuori pericolo. La attendono ancora medicazioni e interventi chirurgici di routine per la pulizia delle ferite, ormai quasi guarite. La paziente guarda i progressi del suo braccio destro non vedo lora di ritornare in Calabria dice – e ricominciare daccapo il prima possibile. E questo anche laugurio dei medici del reparto di chirurgia plastica e ricostruttiva del Policlinico di Palermo. Questo intervento commenta il Commissario straordinario dellAzienda ospedaliera, Salvatore Iacolino – testimonia, ancora una volta, la grande competenza ed elevata professionalit dei professionisti del Policlinico e la maturit acquisita da una equipe multispecialistica che rappresenta, come dimostrato anche da questo evento, un punto di riferimento indiscutibileper i traumi amputativi e la chirurgia della mano. Ai medici e a tutti gli operatori protagonisti di questo successo va il ringraziamento di questa Direzione, confidando in un clima di reciproca, crescente e concreta collaborazione tra i Dipartimenti. Nel 2022 la frequenza di traumi amputativie sub-amputativi centralizzati e trattati presso la Chirurgia Plastica del Policlinico stata in media di 5 al mese con un servizio attivo H24 che ha accolto anche numerosi pazienti da fuori regione. Nel gennaio scorso presso lUOC di Chirurgia Plastica stata anche salvata e resa funzionale la mano di un bambino di 12 anni spappolata da un petardo il giorno di Capodanno, oggi il piccolo paziente ha ripreso a giocare e a guidare la sua bici. AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA Sede legale Via del Vespro n.129 – 90127 Palermo CF e P.IVA 05841790826 DIREZIONE GENERALE Via del Vespro n 129 Tel. 091.6555204 – 0916555205 Email HYPERLINK mailtodirezione.generale@policlinico.pa.itdirezione.generale@policlinico.pa.it Pec HYPERLINK mailtoprotocollo@cert.policlinico.pa.it protocollo@cert.policlinico.pa.it Web HYPERLINK http//www.policlinico.pa.itwww.policlinico.pa.it UFFICIO STAMPA v9WNET qQfRNo_o- K/ujjzfi03v@MJg,w9eq87gTdcn,I pQsxlFSJDkDJZ/gvWPXq50x_ GOoF/ ce WN4kVq5d,cwPOnw/ N9-sJbxzga. ZT(0O XQxJ5ZEKjeUjmO1 uhB-d 7uqxmUaB6qU,.nRcQB)aTjps8sjth2Amg3bhEc-2 Kw_oC
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