
(AGENPARL) – mar 21 febbraio 2023 [cid:image001.jpg@01D3604F.D1173BC0]
Bronchiectasie, malattia respiratoria cronica infiammatoria. Il workshop internazionale si riunisce in ItaliaDal 23 al 25 febbraio, un momento di confronto tra specialisti europei per mettere
a fattor comune le competenze sulla gestione delle bronchiectasie: una malattia respiratoria cronica, difficilmente diagnosticata e in aumento, e ancora senza una terapia farmacologica approvata. Nuove speranze arrivano da una migliore comprensione immunologica della malattia. Più di 200 specialisti da tutta Europa
si riuniscono al Simulation Center di Humanitas University, casa della conoscenza italiana e internazionale sul sistema immunitario.
Milano, 21 febbraio 2023 – Si terrà in Humanitas University, dal 23 al 25 febbraio, il terzo [European Bronchiectasis Workshop](https://bronchiectasis-eu.org/2023/?page_id=2): un momento di aggiornamento dedicato a pneumologi, fisioterapisti, infermieri, pediatri, medici di Medicina Generale, radiologi, immunologi, infettivologi e microbiologi clinici da tutta Europa impegnati della cura delle bronchiectasie, una malattia respiratoria cronica, ancora poco conosciuta e difficilmente diagnosticata. Le bronchiectasie sono caratterizzate da tosse e catarro quotidiani e frequenti infezioni respiratorie causate da una dilatazione irreversibile dei bronchi.
«Ad oggi non esistono terapie farmacologiche approvate e specifiche per curare i pazienti con bronchiectasie, e la gestione passa soprattutto attraverso la fisioterapia respiratoria quotidiana e un oculato utilizzo di antibiotici. Le ultime evidenze però – spiega Stefano Aliberti, responsabile di Pneumologia dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas, professore ordinario di malattie dell’apparato respiratorio di Humanitas University e coordinatore del workshop – dicono che siamo di fronte a una malattia sostenuta da una importante componente infiammatoria dei bronchi. Fino a pochi anni fa si pensava che le terapie andassero cercate solo sul controllo delle infezioni, ora invece si aprono nuovi orizzonti per i pazienti bronchiectasici: alcuni dei farmaci in studio, infatti, sono proprio dei modulatori del sistema immunitario che riducono l’infiammazione a livello bronchiale».
Anche per questo motivo, il workshop sarà introdotto dalla lecture magistrale di Alberto Mantovani, Direttore Scientifico di Humanitas e professore emerito di Humanitas University, sul ruolo dell’immunità e dell’infiammazione come meta-narrazione della Medicina.
Per la prima volta, pneumologi, pediatri, medici di Medicina Generale e altri professionisti sanitari si confronteranno in maniera pro-attiva per cercare punti di contatto nella gestione condivisa di questi pazienti. I partecipanti potranno inoltre mettersi alla prova con esercizi di simulazione di gestione dei pazienti bronchiectasici grazie alle tecnologie del Simulation Center di Humanitas University.
Bronchiectasie: perché parlarne?
I dati dicono che, in Italia, fino a 500 adulti su 100mila soffrono di bronchiectasie, ma si tratta di una cifra sottostimata. Questa patologia in realtà si può manifestare sin dai primi anni di vita, può avere anche componenti genetiche e fattori di aggravamento dovuti a una infezione cronica da parte di particolari micro-organismi.
La comunità europea di scienziati ed esperti del settore conferma che le bronchiectasie e le loro comorbilità continuano ad essere spesso diagnosticate erroneamente e trattate in modo non appropriato. L’epidemiologia è tuttora incompleta e varia da Paese a Paese, la gestione è lontana dall’essere uniforme e completamente soddisfacente, mentre farmaci specifici non sono ancora disponibili, anche se nuove le terapie potrebbero essere sul mercato in un prossimo futuro.
«In questo panorama in rapida evoluzione – continua il prof. Aliberti – è fondamentale riunire gli esperti per migliorare continuamente la conoscenza e la gestione di questa malattia non solo a breve ma anche a lungo termine. Ciò è particolarmente vero nella realtà post-Covid e all’interno della complessità dei diversi sistemi sanitari in tutta Europa. È inoltre necessario concentrarsi su nuove ricerche per aiutare le piccole ma attive comunità di specialisti che studiano le bronchiectasie a continuare il networking clinico e di ricerca che, negli ultimi anni, ha portato tanti miglioramenti nella conoscenza e nella la gestione della malattia. Mantenendo sempre la nostra attenzione sul benessere e sulla qualità di vita dei pazienti».
Insieme al prof. Aliberti, la 3a edizionedel workshop sarà coordinata da Francesco Blasi, professore ordinario di Malattie dell’Apparato Respiratorio dell’Università degli Studi di Milano e direttore della Pneumologia della Fondazione IRCCS Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, e da James D. Chalmers, professore della University of Dundee (UK), coadiuvati da un comitato scientifico internazionale con professionisti provenienti da Regno Unito, Grecia, Belgio, Spagna, Germania e Francia.
Prof. Stefano Aliberti
Il Prof. Aliberti è responsabile della Pneumologia dell’IRCCS Humanitas Research Hospital di Rozzano e Professore Ordinario di Malattie dell’Apparato Respiratorio di Humanitas University. È referente nazionale e internazionale in ambito di bronchiectasie (avendo partecipato anche alla stesura delle linee guida europee su questa patologia), di infezioni polmonari da micobatteri non tubercolari, e di infezioni croniche ed acute, compresa la polmonite. È fondatore del registro europeo (EMBARC; http://www.bronchiectasis.eu) e del registro italiano (IRIDE) delle bronchiectasie, così come del registro italiano delle micobatteriosi polmonari non tubercolari (IRENE; http://www.registroirene.it). Presiede infine il comitato scientifico dell’Associazione Italiana Bronchiectasie (www.bronchiettasie.org). È autore di più di 360 pubblicazioni su riviste internazionali in ambito di infezioni respiratorie.
Humanitas University e il suo Simulation Center
Humanitas University è un Ateneo dedicato alle Life Sciences strettamente integrato con l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, ospedale e centro di ricerca. Caratteristica di Humanitas University, dove l’insegnamento della Medicina è condotto interamente in lingua inglese, è il respiro internazionale. La visiting faculty include Premi Nobel per la Medicina e ricercatori di fama internazionale. Oltre al corso di Medicina internazionale è presente anche l’innovativo MEDTEC School, in collaborazione con il Politecnico di Milano: un corso di laurea in medicina che integra e potenzia le conoscenze mediche con quelle dell’ingegneria biomedica. Completano l’offerta formativa un corso di laurea in Infermieristica, attivo anche presso la sede di Bergamo, un corso di Laurea in Fisioterapia e un corso di laurea magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche. Sul fronte post laurea, sono attive 22 scuole di specializzazione, 2 PhD e diversi master. Le lezioni si tengono nel nuovo Campus, concepito secondo i più moderni standard in termini di tecnologia e comfort ambientale tali da promuovere le occasioni di incontro e di scambio tra docenti, ricercatori e giovani allievi provenienti da ogni parte del mondo. Fiore all’occhiello del Campus è il Simulation Lab, che include il Mario Luzzatto Simulation Center e un Anatomy Lab: uno spazio altamente tecnologico di oltre 2.000 mq, tra i più grandi in Europa, a disposizione di studenti, specializzandi e professionisti della salute, che possono formarsi sulla base dei diversi livelli di specializzazione e complessità.
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[https://5×1000.humanitas.it/](http://5×1000.humanitas.it/)
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Testo Allegato:
Le
bronchiectasie
come
malattia
respiratoria
cronica
infiammatoria
:
il
workshop
internazionale
si
riunisce
in
Italia
Dal
23
al
25
febbraio,
u
n
momento
di
confronto
tra
specialisti
europei
per
a
fattor
comune
le
sull
a
gestione
delle
bro
nchiectasie:
una
malattia
respiratoria
cronica,
difficilmente
diagnosticata
e
in
aumento,
e
ancora
senza
una
terapia
farmacologica
approvata
.
Nuove
speranze
arrivano
da
una
migliore
comprensione
i
mmunologi
c
a
della
malattia
.
Più
di
2
00
specialisti
da
tutta
Europa
si
riuniscono
al
Simulation
Center
di
Humanitas
University,
casa
della
conoscenza
italiana
e
internazionale
sul
s
istema
i
mmunitario.
Rozzano,
2
1
febbraio
2023
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Si
terrà
in
Humanitas University
,
dal
23 al 25 febbraio
,
il terzo
European Bronchiectasis Workshop
: un momento di aggiornamento
dedicato a p
neum
ologi,
fisioterapisti, infermieri, pediatri,
medici
di
Medicina Generale
,
radiologi, immunologi, i
n
fettivologi
e microbiologi clinici
da tutta Europa
impegnati della cura delle bronchiectasie
,
u
na malattia
respiratoria cronica
, ancora poco conosciuta
e
difficilmente
diagnosticata
. Le bronchiectasie sono
caratterizzate da
tosse e catarro quotidiani e frequenti
infezioni respiratorie
causa
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e
da una
dilatazione irreversibile dei bronchi
.
«
Ad oggi non esistono terapie farmacologiche
approvate e specifiche
per curare i pazienti
con
bronchiectasie
,
e la gestione passa soprattutto attraverso la fisioterapia respiratoria quotidiana e un
oculato u
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.
Le ultime evidenze
però
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Stefano Aliberti, responsabile
di
Pneumologia
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IRCCS Istituto Clinico Humanitas
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ordinario
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Humanitas University e
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dicono che
siamo di fronte a una
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sostenuta da una importante componente infiammatoria dei bronchi
.
Fino a
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le terapie andassero cercate
solo sul controllo delle infezioni
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si aprono nuovi orizzonti per i pazi
enti
bronchiectasici
:
a
lcuni dei farmaci in studio
,
infatti,
sono
proprio dei
modulatori del sistema immunitario
che riducono lâ??infiammazione a livello
bronchiale
»
.
Anche per questo motivo, il workshop sarà introdotto dalla
lecture
magistrale
di
Alberto
Ma
ntovani
, Direttore Scientifico di Humanitas e professore emerito di Humanitas University, sul
ruolo dell
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dellâ??
infiammazione come meta
–
narrazione della Medicina.
Per la prima volta,
pneumologi,
pediatri
,
medici
di medicina generale
e altri profes
sionisti sanitari
si
confronteranno in maniera pro
–
attiva
per cercare punti di contatto
nella gestione condivisa di questi
pazienti
.
I
partecipanti potranno
inoltre
di gestione
dei pazienti bronchiectasici
gr
azie alle tecnologie del
Simulation Center
di Humanitas University
.
Bronchiectasie:
perché parlarne?
I dati
dicono che, in Italia,
fino a
500 adulti su 100mila
soffrono di bronchiectasie, m
a si tratta di
una cifra sotto
stimata
. Questa patologia in realtà s
i può manifestare
sin
dai primi
anni
di vita,
può
avere
anche componenti genetiche e fattori di aggravamento dovuti a
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di
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–
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.
La
comunità europea di scienziati ed esperti del settore conferma
che
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L’epidemiologia è
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incompleta e
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specifici non sono ancora
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e
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in un prossimo futuro
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In questo panorama in rapida evoluzione
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il prof. Aliberti
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malattia non solo a breve
ma anche
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diversi sistemi sanitari in tutta Europa
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È inoltre necess
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continuare il networking
clinico e di ricerca
che, negli ultimi anni,
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malattia
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benessere e sulla qualità
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Insieme al prof. Aliberti, la 3
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Germania e Francia.
Prof. Stefano Aliberti
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Ordinar
io di Malattie dellâ??Apparato Respiratorio di Humanitas University.
È
referente nazionale e internazionale in
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infezioni polmonari da micobatte
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È
fondatore
del registro europeo (EMBARC;
http://www.bronchiectasis.eu
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del r
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http://www.registroirene.it
). Presiede infine il
comitato scientifico dellâ??Associazione Italiana Bronchiectasie (
).
È
autore di più di 360
pubblicazioni su riviste internazionali in ambito di infezioni respiratorie.
Humanitas
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Humanitas di Rozzano
, ospedale e centro di ricerca.
Caratteristica di Humanitas University, dove lâ??insegnamento della
Medicina è condotto interamente in lingua inglese, è il respiro internazionale. La visiting fac
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per la Medicina e ricercatori di fama internazionale.
Oltre al corso di Medicina internazionale è presente anche lâ??innovativo MEDTEC School, in collaborazione con il
Politecnico di Milano: un corso di laurea in medicina che integr
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dellâ??ingegneria biomedica. Completano lâ??offerta formativa un corso di laurea in Infermieristica, attivo anche presso la
sede di Bergamo, un corso di Laurea in Fisioterapia e un corso di laurea magistrale in Sci
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tengono nel nuovo Campus, concepito secondo i più moderni standard in termini di tecnologia e comfort ambientale ta
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da promuovere le occasioni di incontro e di scambio tra docenti, ricercatori e giovani allievi provenienti da ogni parte
del mondo. Fiore allâ??occhiello del Campus è il Simulation Lab, che include il Mario Luzzatto Simulation Center e un
Anatomy Lab: uno
spazio altamente tecnologico di oltre 2.000 mq, tra i più grandi in Europa, a disposizione di studenti,
specializzandi e professionisti della salute, che possono formarsi sulla base dei diversi livelli di specializzazione e
complessità.

