(AGENPARL) – gio 09 febbraio 2023 [Regione Emilia-Romagna]
Giunta Regionale – Agenzia di informazione e comunicazione
N. 117/2023
Data 09/02/2023
All’attenzione dei Capi redattori
Agricoltura. Sostegni alla viticoltura: oltre 15,2 milioni per ristrutturare e riconvertire i vigneti. L’assessore Mammi: “Un aiuto concreto alle imprese agricole per il miglioramento della qualità dei vini e una produzione sempre più sostenibile ”
Fino al 31 marzo si può presentare domanda per gli incentivi. Contributi fino a 8.500 euro l’ettaro per il rinnovo degli impianti viticoli, più un contributo extra di 900 euro per estirpare i vecchi vitigni e ulteriori 3mila euro per il mancato reddito durante l’esecuzione dei lavori
Bologna – Nuova edizione 2023 del bando regionale per il rinnovo dei vigneti, strategia fondamentale per sostenere le imprese verso produzioni di qualità, in particolare per le varietà Doc e Igt e per una forte competitività delle aziende vitivinicole regionali. Con un finanziamento da oltre 15 milioni di euro, la Regione sostiene investimenti per l’innovazione tecnica e varietale. Le aree interessate toccano tutte le province, dalla pianura emiliana e romagnola fino alla costa e alla collina.
Il bando, che rientra tra gli interventi finanziati dall’Ue sulla vitivinicoltura, concede contributi per l’estirpazione e il reimpianto di nuove varietà di uva da vino e per incentivare tecniche produttive innovative, all’insegna della meccanizzazione colturale e dell’installazione di impianti irrigui di ultima generazione.
“L’identità territoriale dei vini dell’Emilia-Romagna è cresciuta, assieme alla riorganizzazione della viticoltura regionale. Il bando che prende il via oggi- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi- è un’occasione per riconvertire i vecchi vigneti, sempre favorendo le produzioni di vini a Denominazione d’origine o a Indicazione geografica. Il nostro obiettivo è sostenere le imprese nella produzione e rafforzare l’offerta commerciale, adeguandola a un mercato sempre più orientato verso vini di qualità. L’obiettivo- chiude Mammi- è una produzione vitivinicola sostenibile, che valorizzi i vitigni di nuova introduzione in grado di resistere all’attacco dei patogeni e di adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici, e che abbatta i carichi energetici e chimici lungo tutta la filiera”.
Dei circa 53mila ettari di vigneti in Emilia-Romagna, 51mila ettari hanno almeno un’indicazione geografica. 43mila e 400 sono i vigneti in cui si unisce la possibilità di avere un riconoscimento a indicazione geografica o denominazione d’origine; il 66% delle uve prodotte regione viene rivendicata per vini a Denominazione d’origine o a indicazione geografica.
Il bando
Gli aiuti per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti variano da 8 mila a 8 mila 500 euro all’ettaro a seconda che i nuovi impianti siano localizzati rispettivamente a nord o a sud dell’asse della via Emilia. A questa cifra vanno poi sommati un contributo extra di 900 euro l’ettaro per l’estirpazione del vecchio vigneto e ulteriori 3 mila euro, sempre per ettaro, per il mancato reddito durante il fermo produttivo per i lavori di rinnovo di vigneti.
La superficie minima dell’intervento è fissata in 5 mila metri quadrati raggiunti anche sommando le superfici relative a più interventi. Potranno essere rendicontati non solo i costi sostenuti per eseguire l’intervento (acquisto pali, fili e barbatelle), ma anche le spese per i lavori in economia.
Tra le novità del bando è stata prevista la possibilità di intervenire su vigneti esistenti di qualsiasi età (a eccezione del sovrainnesto portato a 25 anni di età), l’aumento del contributo per il mancato reddito da 2 a 3mila euro per ettaro e più tempo a disposizione per i viticoltori per completare i lavori: prima scadenza al 10 giugno 2024 oppure 10 giugno 2025 per coloro che presentano un progetto biennale.
Le domande vanno presentate on line entro le ore 13 del 31 marzo 2023 sulla piattaforma di Agrea, direttamente dagli imprenditori agricoli oppure attraverso i Centri di assistenza agricola (Caa).
Olga Cavina
In allegato:
– I dettagli del bando regionale vigneti
– Il vigneto in Emilia-Romagna – dati 2022
Tutti i comunicati sono online su https://notizie.regione.emilia-romagna.it
Testo Allegato:
AllegatoIl vigneto in Emilia-RomagnaDei circa 53mila ettari di vigneti in Emilia-Romagna, 51mila ettari hanno almeno un’indicazione geografica. 43mila e 400 sono vigneti in cui si unisce la possibilità di avere un riconoscimento a indicazione geografica o denominazione d’origine (il 66% delle uve prodotte in regione).Ravenna ha il primato di superficie vitata con il 31% dell’estensione del vigneto emiliano-romagnolo, seguono Reggio Emilia e Modena con il 16% ciascuna, poi Bologna e Forlì-Cesena (11%), Piacenza (10%), Rimini (3%) e infine Parma e Ferrara (1%).Il vitigno più diffuso in Emilia-Romagna è il Trebbiano romagnolo, coltivato sul 29% delle nostre superfici vitate, e che, da solo, è coltivato su circa il doppio della superficie del secondo vitigno, il Sangiovese (12%). Seguono poi Ancellotta (10%), Lambrusco Salamino (9%), Pignoletto (5%), Lambrusco Grasparossa (4%), Barbera e Lambrusco di Sorbara (3%), Croatina e Merlot (2%).Negli ultimi 10 anni si è registrato un aumento di superficie vitata di circa 1.800 ettari, segnale dell’interesse e dell’importanza economica della viticoltura in regione. A fronte di questi aumenti è diminuito il numero delle aziende, oggi a quota 16.342, spesso con superfici complessivamente più ampie, a seguito di ristrutturazioni aziendali per fronteggiare meglio il mercato e l’export. La maggior parte dei vitigni regionali è giovane, il 61% della superficie vitata infatti (equivalente a 32.842 ettari) è stata impiantata dopo il 2002, e il 31,8% ha meno di 10 anni. Il dato conferma una viticoltura regionale attiva e dinamica, che punta sul rinnovo degli impianti per mantenere un alto livello di produttività, migliorando la qualità e la competitività delle imprese viticole.