
(AGENPARL) – gio 29 dicembre 2022 Gentili colleghi,
inoltro una nota della senatrice del Movimento 5 Stelle Anna Bilotti.
Grazie per quanto farete
Legge di bilancio e giustizia, Anna Bilotti (M5S): “Il governo dimostra, ancora una volta, di non conoscere la realtà”
“Sulla giustizia il governo ha dimostrato, ancora una volta, di non conoscere la realtà e di non avere gli strumenti per risolvere i veri problemi del nostro Paese.
La legge di bilancio che si apprestano ad approvare trascura completamente le principali esigenze del sistema carcerario che richiederebbe una coraggiosa riforma e investimenti. Basterebbe saper ascoltare le denunce quotidiane e spesso disperate del personale penitenziario e saper contare il numero di suicidi e tentati suicidi dei detenuti. Gli ultimi drammatici episodi nel carcere di Poggioreale e di Fuorni a Salerno.
A tal proposito, non più di un mese fa sono stata destinataria di una risposta da parte del ministro della giustizia a seguito di una mia interrogazione sullo stato delle carceri campane.
Un documento corposo nella forma ma evanescente nella sostanza che per i non addetti sembrava addirittura rassicurante se non ottimista sullo stato dei detenuti e delle condizioni di lavoro degli addetti alla loro sicurezza nella nostra regione. Peccato che, così come per altre urgentissime vertenze che riguardano la giustizia nel nostro paese, il governo abbia ancora una volta dimostrato di non conoscere la realtà e dunque di non avere gli strumenti per risolvere i veri problemi. Coerentemente con questa ‘ottimistica’ visione del mondo non posso che denunciare ancora una volta l’operato di questo governo che con la legge di bilancio ha pensato bene non di affrontare nessun altro tema relativo alla giustizia. Innanzitutto, siamo di fronte ad un testo sicuramente omissivo rispetto alle esigenze del sistema carcerario che richiederebbe una coraggiosa riforma e investimenti. Basterebbe conoscere la realtà e lo stato di chi vive oggi privato della libertà in Campania e in Italia, cittadini spesso costretti a scontare una seconda pena legata all’inadeguatezza del sistema. Non meno preoccupanti sono le determinazioni prese sulla giustizia minorile, delicatissimo settore che richiederebbe ben altra attenzione, sul depotenziamento dello strumento delle intercettazioni telefoniche e sull’entrata in vigore della riforma del processo civile. “Le carceri sono la mia priorità” aveva dichiarato il ministro Nordio pochi giorni dopo il giuramento eppure, nella manovra, ci troviamo di fronte ad interventi limitati prodotti per mera opportunità politica nel migliore dei casi o per avallare politiche classiste a vantaggio di pochi nel peggiore”.