
(AGENPARL) – gio 15 dicembre 2022 DL RAVE, M5S: AUDIZIONI BOCCIANO NUOVO ERGASTOLO OSTATIVO, SERVONO MODIFICHE DECISIVE
ROMA, 15 dicembre – “Dalle audizioni di oggi in commissione Giustizia alla Camera emerge la palese inadeguatezza del testo proposto da governo e maggioranza sull’ergastolo ostativo. Innanzi tutto autorevoli magistrati, in prima linea nel perseguire i reati dei colletti bianchi, hanno sottolineato la gravità della decisione di rimuovere peculato, corruzione e concussione dal regime ostativo. E’ stato evidenziato come la scelta fatta con la legge Spazzacorrotti rispondesse all’esigenza di protezione di beni di particolare valore come la libertà economica, la libera concorrenza, i diritti dei singoli cittadini. Un governo che cancella il regime ostativo per la corruzione e lo mantiene per il contrabbando di sigarette denota un atteggiamento permissivo verso i più gravi e odiosi reati contro la PA, che sono l’altra faccia della medaglia rispetto alle mafie”.
Lo affermano le deputate M5S Stefania Ascari e Carla Giuliano.
“Più in generale – aggiungono -, dalle audizioni emerge come il testo uscito dal Senato si riveli un assurdo incentivo a non collaborare con la Giustizia, realizzando di fatto un quadro normativo più favorevole ai non collaboranti rispetto a chi decide di passare dalla parte della legalità. Chi non collabora deve avere non la facoltà ma l’obbligo di spiegare perché non intenda farlo, è la stessa Corte Costituzionale a dire che il silenzio assume un rilievo ai fini dell’accertamento dell’avvenuto ravvedimento. Ai non collaboranti deve inoltre essere imposto di dichiarare tutti i beni posseduti o controllati, così come è previsto per i collaboratori, e devono essere sottoposti a accertamenti patrimoniali dettagliati. Come è emerso anche dalle audizioni, la valutazione della concessione dei permessi premio e del lavoro all’esterno deve essere assegnata al Tribunale di Sorveglianza e non al singolo giudice. La collegialità serve a garantire maggiore protezione nei confronti dei magistrati e decisioni più eque. Questi e altri punti critici si risolvono prendendo in seria considerazione gli emendamenti del Movimento 5 Stelle che invece sono stati bocciati al Senato. Ci auguriamo – concludono – che alla Camera vada diversamente, stiamo parlando di una materia di estrema delicatezza e di una normativa decisiva per il messaggio che lo Stato manda ai mafiosi”.