
(AGENPARL) – gio 15 dicembre 2022 Assessore Morroni: “Documento frutto di studi scientifici ed
approfondimenti tecnici sulle migliori esperienze di gestione a livello
nazionale ed europeo. Previsto un termovalorizzatore da gennaio 2028”
(Acs) Perugia, 15 dicembre 2022 – Tra gli argomenti all’ordine del giorno
della seduta di ieri pomeriggio della Seconda Commissione, presieduta da
Valerio Mancini, il Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti
(Prgir).
La proposta del nuovo Piano, deliberata e preadottata dalla Giunta regionale
è stata illustrata dall’assessore Roberto Morroni che ha spiegato come
“la nuova Pianificazione regionale ridisegna la realtà regionale con un
orizzonte di lungo respiro, fino al 2035, si configura quale strumento
strategico fondamentale per seguire e governare la gestione dei rifiuti,
tutelando l’ambiente per costruire un futuro sostenibile di benessere e
qualità della vita, sulla base di una piena condivisione dello spirito
europeo così come esplicitato nel pacchetto per l’economia circolare”.
Il Piano individua 6 obiettivi generali: Ridurre la produzione dei rifiuti;
Minimizzare lo smaltimento in discarica con il conferimento massimo del 7 per
cento del totale rifiuti urbani entro il 2030, con cinque anni di anticipo
rispetto a quanto previsto dalla normativa europea e nazionale; Incrementare
quali-quantitativamente la raccolta differenziata al fine del raggiungimento
degli obiettivi di riciclaggio e recupero dei rifiuti (indice di Riciclo al
65 per cento entro il 2030) con cinque anni di anticipo rispetto a quanto
previsto dalla normativa europea e nazionale; Uniformare le modalità dei
sistemi di raccolta; Aumentare la conoscenza e promuovere l’adozione di
comportamenti consapevoli e responsabili in tema di rifiuti ed economia
circolare; Razionalizzare e ottimizzare il sistema impiantistico nel rispetto
del principio di prossimità ed al fine del contenimento dei costi.
Scheda sintetica dell’atto
La predisposizione del documento è iniziata nel mese di luglio 2020 con
l’istituzione di un Comitato tecnico scientifico che ha lavorato sulla
formulazione di un quadro specifico e definito della situazione in Umbria.
Il nuovo Piano nasce dunque da studi scientifici e approfondimenti tecnici
sulle migliori esperienze relative alla gestione dei rifiuti sia a livello
nazionale che europeo. Due i traguardi prefissati: garantire la stabilità e
l’autosufficienza regionale del ciclo integrato dei rifiuti e collocare
l’Umbria fra le regioni più avanzate in Italia ed in Europa. Vengono
previsti ed introdotti criteri di efficienza e di miglioramento sotto il
profilo della sostenibilità ambientale ed economica.
Si punta al recupero di materia, attraverso l’incremento della raccolta
differenziata al 75 per cento e la valorizzazione energetica del rifiuto e
degli scarti della raccolta indifferenziata con l’entrata in funzione di un
termovalorizzatore dal primo gennaio 2028, assicurando dunque la chiusura del
ciclo dei rifiuti. A tal proposito, una importante novità riguarderebbe il
servizio di incenerimento con recupero energetico. L’impianto, nel rispetto
dei principi di autosufficienza e prossimità, avrà una capacità effettiva
limitata a 160mila tonnellate all’anno di rifiuti trattati, sia urbani che
speciali, di produzione regionale. Una quantità definita appropriata, in
linea con le esigenze dell’Umbria.
Sarà l’Auri a decidere la localizzazione puntuale dell’impianto di
termovalorizzazione, attraverso un apposito iter che prevede varie fasi:
entro quattro mesi dall’approvazione del Piano, tramite avviso pubblico di
manifestazione d’interesse, sarà avviata la procedura per la
progettazione, la realizzazione e la gestione dell’impianto. Entro diciotto
mesi dall’approvazione, avverrà l’affidamento, cui seguiranno trenta
mesi per realizzare l’impianto. La messa in esercizio, prevista per il mese
di gennaio 2028, segnerà l’interruzione del conferimento in discarica dei
rifiuti derivanti dal ciclo di gestione dei rifiuti urbani che potranno
essere recuperati dal punto di vista energetico.
Rispetto alla localizzazione dell’impianto è emerso che sarebbero state
definite le mappe delle aree non idonee del territorio regionale. Verrà poi
tenuto conto di aree con vincoli quali la presenza di zone agricole di
pregio. Spetterà alla Regione la pianificazione e la programmazione degli
impianti pubblici, mentre sarà dunque l’Auri a stabilire dove sarà
realizzato l’impianto di recupero energetico.
Oltre all’incremento della raccolta differenziata e l’indice di riciclo
dei rifiuti, punto chiave del nuovo Piano sarebbe il ruolo sempre più
marginale delle discariche che attualmente sono sei, cinque delle quali
operative. Le discariche saranno ridotte a tre (Borgogiglione, Belladanza e
Le Crete) per arrivare a regime soltanto a due, con la chiusura di
Borgogiglione.
Il Piano avrà un importante impatto anche sulla ‘governance’.
L’obiettivo è il superamento dell’attuale frammentazione e
polverizzazione che limita l’efficienza del sistema. Verrà organizzato
quindi un servizio per l’intero territorio regionale, con un solo gestore
che si occuperà dei servizi di superficie, raccolta, spazzamento e
trasporto; un solo gestore per i servizi di trattamento e smaltimento; un
solo gestore per il servizio di trattamento termico con recupero energetico.
Il Piano è stato sottoposto a procedura di VAS ed ha avuto parere motivato
favorevole.
Il consiglieri e membri della Commissione Thomas De Luca (M5S) e Michele
Bettarelli (Pd) hanno posto domande e chiesto chiarimenti in merito
soprattutto alla situazione attuale e futura delle discariche in relazione
agli obiettivi e agli interventi previsti nel Piano.
L’iter dell’atto in Commissione proseguirà con la programmazione di una
cospicua fase di partecipazione e quindi con audizioni alle quali verranno
invitati tutti i soggetti, istituzionali e associativi, interessati alla
materia. AS/
link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/74275
Notiziario Regione Umbria News: http://goo.gl/xvFFdO