
(AGENPARL) – lun 12 dicembre 2022 Lâ??Italia ha bisogno del contributo dei lavoratori stranieri ed il settore domestico ne è un esempio: su 961mila domestici regolari censiti dallâ??Inps nel 2021, 672mila sono stranieri, circa il 70% del totale.
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[Assindatcolf]
Comunicato stampa
Lavoro domestico, Assindatcolf-Idos: 53% dei domestici sono non Ue, servono quote dedicate nei Decreti flussi
Lâ??Italia ha bisogno del contributo dei lavoratori stranieri ed il settore domestico ne è un esempio: su 961mila domestici regolari censiti dallâ??Inps nel 2021, 672mila sono stranieri, circa il 70% del totale. Sebbene la nazionalità maggiormente rappresentata sia quella romena (con 145mila addetti impiegati nel comparto) è però la componente non comunitaria a prevalere: su 672mila lavoratori stranieri, infatti, solo 158mila sono originari di Paesi appartenenti allâ??Unione europea (Romania e Polonia) a fronte di ben 514mila che provengono da paesi non Ue. Ã? questa la fotografia scattata da Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di Lavoro Domestico, contenuta Dossier Statistico Immigrazione 2022 realizzato dal Centro Studi e Ricerche Idos, in collaborazione il Centro Studi e rivista Confronti, grazie al sostegno dellâ??Istituto di Studi Politici â??S. Pio Vâ? e dellâ??Otto per Mille della Tavola Valdese. Giunto alla sua 32esima edizione, il volume sarà presentato oggi a Lecce presso il Padiglione Chirico dellâ??Università del Salento.
Nel dettaglio, con 95mila lavoratori impiegati nel 2021 nel comparto domestico, è lâ??Ucraina la nazionalità più rappresentata nella componente non comunitaria. Un dato, questo, – si legge nel Dossier – presumibilmente destinato a crescere nel 2022, come conseguenza del conflitto russo-ucraino scoppiato a febbraio del 2022, che ha portato tanti profughi, in maggioranza donne, a rifugiarsi in Italia.
â??Resta la convinzione â?? commenta Andrea Zini, presidente di Assindatcolf â?? che per invertire la tendenza siano necessarie delle politiche di lungo corso che puntino a riformare il welfare in tutte le sue sfaccettature, a partire dalla programmazione dei flussi di ingresso. Al contrario, – prosegue -in Italia da oltre un decennio non vengono destinate quote dedicate al comparto domestico nei decreti flussi annuali. Una grave mancanza che sta mettendo a dura prova le famiglie datrici, che già oggi hanno difficoltà a trovare sul mercato personale che si occupi di anziani e bambiniâ?.
â??Lâ??assenza di adeguate politiche di welfare sia a sostegno delle sempre più numerose famiglie bisognose di assistenza sia a tutela dei lavoratori stranieri, soprattutto donne, massicciamente impiegati nel comparto â?? afferma Luca Di Sciullo, presidente del Centro studi e ricerche IDOS â?? si cumula con una domanda sempre più vasta e pressante, in un Paese che invecchia rapidamente, si spopola nei Comuni dellâ??entroterra e i cui giovani hanno ripreso massicciamente a emigrare, aggravando condizioni diffuse di lavoro nero, sfruttamento e abusi. Una situazione che reclama interventi normativi mirati, organici e attenti alle esigenze degli attori in giocoâ?.
Roma, 12 dicembre 2022
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Ufficio stampa Assindatcolf
Caterina Danese
Web: http://www.assindatcolf.it
Associazione Sindacale Nazionale
dei Datori di Lavoro Domestico
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dal Lunedà al VenerdÃ
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